Napoli – Pneumatici e oggetti di varia natura rimossi dai fondali marini antistanti la costa di Nisida attraverso un lavoro di squadra che coinvolgerà enti e associazioni. L’appuntamento si è tenuto venerdì 26 maggio, presso la darsena dell’isola che non c’è.
La giornata si inserisce nell’ambito del progetto europeo ‘Clean Up’ e ha visto impegnati oltre 100 volontari nella pulizia di fondali attraverso avanzate tecnologie che consentiranno un lavoro accurato ed efficace.
L’azione di bonifica è stata, infatti, preceduta da un’attività di monitoraggio e analisi da cui è scaturita una precisa mappatura dell’area. Tale studio è stato realizzato attraverso l’utilizzo di Rov, un robot messo a disposizione dalla Install, in grado di ispezionare i fondali marini e registrarne i dati. Così sono già stati individuati i pneumatici presenti nello specchio d’acqua con dettagli relativi alla dimensione, l’esatta posizione, l’eventuale presenza di vegetazione.
L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione ambientalista Marevivo, Guardia di Finanza, Consorzio EcoTyre, Marina militare italiana, con il supporto di Epm servizi, ormeggio Sena, centro subacqueo Sant’Erasmo, Lega navale italiana, Associazione subacquea Hyppocampus, Società Install, Croce rossa italiana, Nucleo ambientale volontario, istituto Isform, istituto tecnico nautico Duca degli Abbruzzi.
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