CARINARO. Continuano le iniziative della parrocchia abbaziale di San Lorenzo dove è esposta l’icona della Madonna di Montevergine.
Martedì 16 aprile, nel pomeriggio, giornata degli artisti e degli ammalati. Alle 17 si è tenuto un convegno di storia e arte sulla Presenza Benedettina Verginiana in Campania, seguita dallinaugurazione di una mostra storico-fotografica a cura della associazioni Amici dellAbbazia S.Lorenzo e In Octabo. Alle 19 santa messa presieduta da monsignor Francesco Picone, vicario generale della Diocesi, con la partecipazione degli ammalati e dellassociazione Unitalsi.
Levento, come spiega Arturo Formola,interessa anche il comune di Carinaro, vista la presenza di una cappella dedicata proprio alla Madonna di Montevergine, in via Fiume, ai confini con Aversa. Il luogo dove sorge la chiesa è nella giurisdizione parrocchiale di Carinaro. Originariamente esisteva sul luogo una nicchia con l’immagine della Madonna di Montevergine voluta da alcune famiglie che annualmente si recavano in pellegrinaggio al Santuario della Madonna nei pressi di Avellino. La zona era alla periferia di Carinaro e nei dintorni c’era solo aperta campagna, con l’esistenza di appena due masserie, su una stradetta di terra battuta che congiungeva Carinaro con Aversa.
Verso il 1930 cominciarono a sorgere dei modesti edifici sul luogo e gli abitanti stessi attorno alla nicchia della Madonna vi costruirono una Cappella. Il motivo era di poter partecipare alla santa messa festiva con più facilità, trovandosi la parrocchia di SantEufemia in Carinaro ad una certa distanza. Le spese della cappella furono saldate con le offerte dei fedeli e così la successiva manutenzione.
Quando il vescovo diocesano, monsignor Teutonico, come è descritto, negli atti pastorali, visitò nel gennaio del 1940 la Chiesa di Montevergine ormai ingrandita, ritenne opportuno farla funzionare nei giorni festivi, intuendo forse un’espansione abitativa della zona, trovando la chiesa staticamente in buone condizioni, tanto più che l’anno precedente era stato sistemato il nuovo pavimento.
Con l’arrivo nel 1953 di monsignor Gennaro Morra a Carinaro, lachiesa fu prima sistemata e poi ristrutturata radicalmente sia all’interno che all’esternoprima di lasciare la parrocchia di SantEufemia nel 1989. Tuttora la Chiesa è aperta al pubblico nei giorni festivi e nei mesi di Maggio e Giugno officiandovi il parroco di Carinaro.
VIDEO |