Alleanza Democratica a Iavarone: “Quanta ipocrisia…”

di Redazione

Eugenio Di SantoSANT’ARPINO. La coalizione “Alleanza Democratica” che sostiene il sindaco Di Santo replica alle affermazioni dell’ex assessore Roberto Iavarone, che ha parlato di “degrado amministrativo”.

“Roberto Iavarone? Toh, si rivede l’invisibile. L’ex assessore (è difficile ricordarlo come tale considerata la sua proverbiale ‘inconcludenza’ amministrativa), passato alla storia come ‘l’attivista-statico’, d’un tratto si sveglia e come per magia si è ricordato che esistono dei valori fondamentali quali l’etica e la moralità pubblica, la democrazia, la partecipazione, la condivisione, ecc. ecc. Concetti sacri. Peccato, però, che a pronunciarli sia chi in passato si è reso protagonista di episodi che stridono terribilmente con detti concetti. Dobbiamo dunque dedurre che Iavarone, fedele al suo antico motto di ‘predicare bene e razzolare male’, anche con l’ultimo comunicato non si è smentito minimamente: tante belle parole e infinita ipocrisia.

Insomma, com’è nello stile dell’ex assessore, anche stavolta ci troviamo di fronte ad un caso di manifesta incoerenza tra azioni svolte e valori enunciati. Non staremo qui a ripetere le motivazioni che hanno portato la maggioranza ad adottare la delibera di giunta con cui si dà il via libera all’utilizzo del Palazzo Ducale per la celebrazioni di feste di nozze e manifestazioni affini. Abbiamo spiegato con un precedente comunicato che l’indirizzo della giunta sarà recepito nel regolamento che naturalmente dovrà essere definitivamente approvato in consiglio comunale. Nessuna voglia dunque di sottrarsi o sostituirsi al consiglio. E siamo fermamente convinti che non è ‘spregio’ alla democrazia il fatto che il primo matrimonio celebrato abbia visto per protagonista un assessore (che tra l’altro ha pagato 3 mila euro di contributo). Sarebbe sì un fatto grave se tale possibilità fosse negata ad altri cittadini di Sant’Arpino.

Noi riteniamo che esempi forti di spregio della democrazia, di mortificazione dei cittadini elettori e di uso privatistico delle istituzioni siano quelli compiuti dalla passata amministrazione. In uno, tra i tanti, fu protagonista proprio l’assessore Iavarone che ebbe la sfacciataggine di partecipare ad un master universitario di specializzazione a spese del Comune di Sant’Arpino (vedi la delibera di Giunta comunale numero 7 dell’8/01/2004). Un fatto di una gravità inaudita. Questa delibera ‘ad assessoram’ l’ha mai spiegata l’ex assessore ai cittadini elettori? Oppure: anche questo stava scritto nel programma della sua amministrazione? Pensiamo proprio di no perché un atto del genere favorisce il fortunato assessore e penalizza tanti giovani santarpinesi che – seppur volenterosi e capaci – dopo la laurea non possono specializzarsi con un master perché non dispongono delle risorse che tali tipi di alta specializzazione richiedono. L’assessore Lettera almeno ha messo mano alla tasca, invece Iavarone si permette pure l’ardire di chiedere le dimissioni dello stesso Lettera. Non ricordiamo che in passato l’abbia fatto lui; come pure non ricordiamo che il medesimo ex amministratore abbia sollevato veemente la sua voce quando l’amministrazione Savoia distribuiva prebende, incarichi ed opportunità varie a familiari e ad amici degli amici; quando per il concerto della sorella dell’allora sindaco sembra che si sborsarono circa 6 mila euro di risorse pubbliche; quando per l’utilizzo del Palazzo Ducale e della sala convegni da parte delle associazioni si stabiliva il pagamento di un ‘tassa’ che grazie alle proteste dei sodalizi locali fu corretta potremmo continuare ancora per molto ma pensiamo di aver reso l’idea. Il fatto che lo sposo fosse anche assessore sicuramente ha contribuito a dare un’accelerazione alla scelta politica decisa dalla maggioranza che ha il pregio di includere tutti i cittadini che avessero oggi o in futuro il desiderio di sposarsi nel Palazzo Ducale.

Come riteniamo che l’essere assessore può sicuramente agevolare un laureato in economia e commercio ad ottenere con meno difficoltà incarichi di revisori in Comuni amministrati da “compagni” di partito (Villa Literno e Marcianise). O può facilitare altri percorsi lavorativi (vedi Sma). Ma questo non c’azzecca niente risponderà Iavarone. Tant’è che lo stesso non lo ha comunicato ai cittadini al momento del voto che lo vide candidato e tanto più nel programma dell’amministrazione Savoia in cui ha svolto un ruolo per nulla secondario. E quell’amministrazione è passata alla storia per sprechi, privilegi e spartizioni di prebende a familiari ed amici. Dettagli, risponderà Iavarone.

Sul suo ruolo di assessore ai lavori pubblici e urbanistica avremmo preferito tacere perchè non si può discutere su un disimpegno amministrativo durato cinque anni e colmato dall’attivismo sfrenato (ad interim) del sindaco Savoia in questi settori della macchina amministrativa. Tuttavia Iavarone provoca la nostra indignazione quando sbandiera il progetto per la realizzazione di un teatro all’aperto nel Palazzo Ducale arrivando finanche a chiedere se questa opera è tramontata. Dovresti avere il buon senso di non parlare di quest’opera dal momento che la Regione Campania, sollecitata da noi appena insediati, ci comunicò che il finanziamento per realizzare quest’opera era stato revocato tempo prima perchè tu e la tua amministrazione non avevate attivato le procedure per concretizzare l’opera medesima nei tempi indicati dalla stessa Regione.

E’ la prima volta nella storia di Sant’Arpino che il comune perde un finanziamento. E’ un ennesimo esempio di cattiva e grave amministrazione? Hai mai informato gli elettori? Ti sei mai dimesso? Al contrario tuo, l’attuale Amministrazione già da alcuni mesi ha approvato in giunta il progetto definitivo per restaurare l’intera area frontale del Palazzo Ducale, prevedendo al riguardo una copertura economica di oltre 500 mila euro. Un grosso e concreto passo in avanti per il recupero pieno del nostro monumento se si considera che il progetto al quale tu hai avuto il merito di far revocare il finanziamento, prevedeva (se avesse avuto la possibilità di andare in porto) solo il consolidamento dell’area in questione del palazzo.

In questi giorni sono in corso le indagini geo-tecniche e contiamo nel giro di qualche mese di bandire la gara per l’avvio dei lavori che consentiranno di disporre di altri spazi ‘sociali’ da destinare all’allocazione di importanti istituzioni culturali. Fatti questi incontrovertibili che tu conosci bene e che, conoscendo la tua scaltrezza, hanno influito non poco sulla tua decisone di non ricandidarti agli elettori avresti dovuto spiegare troppe cose personali”.

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