Parigi, l’assalitore di Notre Dame è un dottorando in giornalismo

di Redazione

Arriva dal rettore dell’Università di Lorena, Pierre Mutzenhardt, la conferma che Farid Ikken, il ragazzo che ieri a Parigi ha aggredito un poliziotto vicino a Notre Dame, è uno studente dell’Università di Metz. Il ragazzo, ha riferito il rettore, dal 2014 è un dottorando in giornalismo al Crem, il Centro di ricerca sulle mediazioni, con una tesi sui media, in particolare quelli del Nord Africa.

Secondo l’ateneo, in Algeria Ikken sarebbe stato anche un giornalista. Prima c’è stato il sospetto di un’omonimia, la corrispondenza del nome di Farid con quello di un ricercatore autore di tesi e pubblicazioni sui media, le primavere arabe, la colonizzazione e il Maghreb. Poi la conferma: “Siamo tutti stupiti, non aveva mai dato segni di radicalizzazione – ha detto Mutzenhardt – Il primo a non crederci è il relatore della sua tesi”, un docente che si era trasferito a Parigi e che aveva spinto Ikken a seguirlo, pur rimanendo iscritto a Metz.

Lo studente algerino, che risiede temporaneamente in una banlieue della capitale e non aveva segnalazioni né ai servizi né alla polizia, ha aggredito una pattuglia che stava sorvegliando la spianata di Notre Dame. Il primo a essere assalito è stato un giovane agente di 22 anni, in stage, che è stato ferito al collo. A quel punto un altro poliziotto ha sparato a Ikken e lo ha immobilizzato.

Secondo quanto riferito dal ministro dell’Interno Gerard Collomb, durante l’attacco Ikken avrebbe gridato: “Questo è per la Siria!”. Inoltre nella sua abitazione sarebbe stato ritrovato un video con il giuramento all’Isis e il proposito di commettere attentati.

Al momento della sparatoria, più di mille persone si sono rifugiate nella cattedrale di Notre Dame, mentre l’intero quartiere veniva transennato. Per due ore sono rimaste bloccate, con le mani sulla testa, in attesa delle perquisizioni e degli accertamenti della polizia, che li ha fatti uscire ad allarme cessato, quando è stata esclusa l’ipotesi della presenza di un complice all’esterno o all’interno della cattedrale. Tra loro anche il regista canadese Matthew Currie Holmes, che ha raccontato minuto per minuto su Twitter quello che stava accadendo e che solo qualche giorno fa si trovava a Londra, proprio quando c’è stato l’attacco al London Bridge e al Borough Market.

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