La piccola Marianna muore di leucemia. Appello di don Patriciello su Fb

di Antonio Taglialatela

 CARINARO. Un dramma sconvolge la comunità di Carinaro: la morte della piccola Marianna, di soli otto anni, malata di leucemia.

La notizia arriva proprio in questi giorni di mobilitazione nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”, tra il costante fenomeno dei roghi tossici,l’allarme per la scoperta a Casal di Principe di fusti interratie la segnalazione di siti inquinatinel casertano dopo le rivelazioni di alcuni pentiti di camorra. Un territorio non solo in preda all’inquinamento ma anche al connesso aumento di malattie mortali.

E il caso di Marianna, come quello di altre persone, di ogni età, morte per tumore e leucemia è l’ennesimo segnale di come si stia compiendo questa “strage degli innocenti”. A commentarlo è padre Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, da tempo in prima linea nella lotta contro i crimini ambientali perpetrati tra le provincie di Caserta e Napoli. “Marianna è volata al cielo. Aveva solo 8 anni. Viveva a Carinaro. La leucemia l’ha stroncata dopo immane sofferenza. Siamo esausti. Delusi. Nauseati. Addolorati da un Paese che assiste allo sterminio delle nuove generazioni come se niente fosse. Non siamo scienziati.Non sappiamo dare risposte. Siamo solo uomini che vivono sul territorio. E che vedono. Sentono. Conoscono situazioni e drammi. L’ecatombeche si consuma nelle province di Napoli e Caserta è insopportabile. Indegna di un Paese democratico e civile. Una sfida per la scienza. Una vergogna per la politica. Siamo un popolo abbandonato a se stesso. Questa è la pura verità”, scrive il sacerdote sul suo profilo facebook.

Poi l’appello: “Chiedo ai campani sparsi per il mondo di alzare con me la loro voce. La stessa cosa chiedo ai cantanti, agli attori, agli intellettuali, ai giornalisti della nostra terra. Scendiamo tutti in campo. Non lasciamo sole queste mamme a gemere sulle bare bianche dei loro figli. Non facciamoci complici di tanta infamia. Possibile che il nostro cuore si sia così indurito? Possibile che siamo diventati così egoisti? Così codardi? Mio Dio, quanta ignavia! Quante defezioni. Quanta poco umanità. La verità la sappiamo tutti. Tutti sappiamo perché si muore tanto di cancro e di leucemia in questa nostra terra. Occorre solo l’onestà e il coraggio di dire la verità. Ammettere come stanno veramente le cose. Rimboccarsi le maniche per salvare il salvabile”.

E, infine, l’ammonimento: “Ricordo a chi ha inquinato, deturpato, permessolo scempio delle nostre terre che ‘il pane macchiato di sangue innocente è pane che non sazia. È pane che ti soffoca. Pane indigesto. Pane avvelenato. Pane velenoso’. Meglio morir di fame che mangiarne un boccone solo”.

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