Roma – Un continuo via vai di clienti, poi il rapido passaggio di mano con il ‘fumo’ o ‘l’erba’ che finiscono nel palmo del cliente ed il denaro nelle tasche del pusher. Così avveniva lo spaccio di sostanze stupefacenti a San Lorenzo, quartiere della movida romana.
Una attività documentata dai carabinieri nel corso di una indagine iniziata nel marzo 2016. Questa mattina i militari dell’Arma della Stazione di San Lorenzo in Lucina hanno dato dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 9 persone, ritenute responsabili di numerosi episodi di spaccio nel quartiere.
L’attività investigativa, denominata “Latium”, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, diretta dal Procuratore Aggiunto Lucia Lotti, ha consentito di individuare gravi indizi di colpevolezza a carico dei nove destinatari di misure cautelari personali. Gli indagati, per lo più di origine magrebina, erano dediti allo spaccio di hashish e marijuana al dettaglio ed hanno posto in essere una continua e discreta attività di smercio di sostanze stupefacenti soprattutto in via dei Sabelli, crocevia di consumatori, lontana dai locali della movida notturna e da occhi indiscreti.
L’operazione è stata effettuata con continui servizi di osservazioni e pedinamento che hanno consentito ai militari di documentare i chiari episodi di cessione e consumo di droga in strada. L’indagine è stata avviata nel mese di marzo 2016, quando una donna scambiò alcuni Carabinieri, in borghese per consumatori di droghe, proponendo loro l’acquisto di un cospicuo quantitativo di sostanza stupefacente.
Nel corso delle indagini sono arrestate in flagranza 23 persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente, sequestrati circa 15 chili di sostanze tra hashish, marijuana e cocaina e circa 16mila euro, provento dell’attività illecita.
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