Carinaro. Impegno e solidarietà, due parole per centrare un obiettivo comune: Far rivincere la politica. E questo lincipit del percorso avviato da Annamaria DellAprovitola, il primo candidato sindaco donna della storia di Carinaro.
Lex assessore e consigliere comunale uscente, dopo i contrasti che la indussero alle dimissioni dalla Giunta lo scorso novembre, ora torna in campo da protagonista. Mercoledì sera, al Caffè Trieste, ha ufficializzato la costituzione della sua lista civica, denominata Carinaro Libera, sovrastata dallo slogan che recita, appunto, Impegno e solidarietà. Un compromesso tra nuovo e vecchio,frutto di unalleanza trasversale tra ex sostenitori e oppositori dellamministrazione del sindaco uscente Mario Masi. Questultimo, non più candidabile dopo aver esaurito i due mandati consecutivi, a 48 ore dalla presentazione delle liste è impegnato a gestire laltro fronte che dovrebbe essere guidato, sembra, da Sebastiano Moretti. Senza dimenticare l’altra lista Uniti per Cambiare di Giuseppe Barbato.
DellAprovitola, invece, ha già tutto pronto per la scadenza del 26 aprile. Tra i suoi candidati alla carica di consigliere troviamo gli ex masiani Bruno Capoluongo, delegato uscente allurbanistica, e Paolo Sepe, delegato al cimitero, entrambi di estrazione Pd, come la candidata sindaco. Sempre dal Pd e dalla maggioranza uscente provengono la professoressa Maria Grazia De Chiara (già presidente del Consiglio comunale e assessore alla cultura e pubblica istruzione, dimessasi nel luglio 2011 dallAssise) e, anche se non direttamente, lavvocato Nicola Turco, figlio dellattuale vicesindaco Antonio.
Tre candidati dalle fila dellopposizione uscente: il consigliere Lello Sardo, Vincenzo DAgostino (fratello dellex candidato sindaco e capogruppo di Rinascita, Domenico) e Paolo Bracciano (già candidato di Rinascita). A rappresentare i cosiddetti centristi troviamo Giovanni Zampella, comandante in congedo della Polizia municipale carinarese. I 12 di DellAprovitola, oltre che con lavvocato Turco, si completano con ben quattro nuove leve: Alfonso Bracciano, rappresentante dei Giovani x Carinaro, linsegnante Lidia Pecorario, e le due studentesse universitarie Alessia Sagliocco e Rosita Chiacchio.
Una lista nata, come si nota chiaramente, dalle macerie della maggioranza Masi e del Pd, un partito al centro, nelle ultime settimane, della telenovela che ha visto protagonista il consigliere provinciale Angelo Sglavo: prima sedotto con la proposta di candidarlo a sindaco, nonostante le sua dichiarata intenzione di ritirarsi dalla scena politica locale, e poi respinto per le ingerenze dellarea masiana.
Ed è proprio alla drammatica conclusione della vicenda Sglavo che è seguita la candidatura di DellAprovitola. Non avevo aspirazioni da sindaco spiega la leader di ‘Carinaro Libera’ tanto che, quando uscì il nome di Sglavo, lunico in grado di accomunarci allinterno del Pd, avevo declinato la proposta del gruppo di opposizione Rinascita. Poi leclatante bocciatura di Sglavo ha rimesso tutto in discussione e, a quel punto, ho pensato che occorresse una vera svolta per la nostra cittadina, oramai annegata nel personalismo. Così ho ripreso il dialogo con Rinascita e, insieme ad alcuni amici dellex Patto per Carinaro che trionfò alle amministrative del 2009, e ad un nutrito gruppo di giovani, è nata la nostra lista.
Le idee sembrano già ben chiare dal punto di vista programmatico, come testimonia la parola solidarietà da cui prende il nome la coalizione. Intendiamo dare sostegno assoluto e incondizionato ai meno fortunati spiega DellAprovitola anche in considerazione della particolare contingenza economica che vivono tante realtà italiane, soprattutto le piccole comunità come la nostra. Riteniamo sia il primo impegno da prendere con i cittadini.
Alla domanda se il suo status di candidato sindaco donna possa recarle qualche svantaggio, in termini di pregiudizi sociali, in una comunità da sempre abituata al maschile. lei risponde convinta: Chi conosce bene la realtà di Carinaro sa che i suoi cittadini sono sempre stati molto attenti e scrupolosi al momento del voto, spesso manifestato in modo rivoluzionario. Ecco perché ritengo che Carinaro sia pronta ad un rinnovamento in tal senso. Io ci credo.