Una dichiarazione d’amore seppur critica per il suo Belgio ‘brutto e piccolo ma terra di giganti’ tra birra, poesia e scheletri: dopo le monumentali 24 ore di “Mount Olympus – To glorify the cult of tragedy” – un trionfo sulla tragedia greca (premio Ubu 2016 come migliore produzione straniera), l’artista Jan Fabre ha presentato in anteprima mondiale, al Napoli Teatro Festival Italia, la sua nuova visionaria creazione “Belgian Rules/Belgium Rules”, coproduzione europea della Fondazione Campania dei Festival.
Artista dedito alla provocazione e agli scandali che ha fatto dell’incrocio tra le arti l’elemento caratteristico della sua poetica visionaria, Jan Fabre con Belgian Rules fa un omaggio alla terra madre come Fellini ha fatto con la sua Roma.
Dopo aver realizzato istallazioni e performance che celebrano l’universo animale e le pulsioni umane che di quel mondo sono partecipi e avversarie allo stesso tempo, il regista, scultore e coreografo belga, celebra il volto complesso del suo “pazzo paese”.
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