Sono arrivate le lettere di licenziamento per 30 lavoratori di Napoli e potrebbero presto essere licenziati altri 18 addetti e la Ericsson ha già annunciato al Mise che nell’ultimo quarto di quest’anno ci sarà un ulteriore taglio del personale. Ad annunciarlo Tommaso Scotto di Minico, coordinatore per la Slc Cgil di tutte le vertenze Ericsson in Campania.
Con lui circa 30 lavoratori licenziati hanno manifestato davanti al Maschio Angioino di Napoli contro gli esuberi ma anche “le barbare modalità di invio delle prime 30 lettere di licenziamento arrivate ai lavoratori”.
Gli addetti, spiega Scotto di Minico, “hanno tra i 30 e i 55 anni, si tratta di tagli pesantissimi in particolare per Napoli e per le altre sedi del Sud, Bari, Catanzaro e Palermo: su un totale di 180 lavoratori ci sono 48 esuberi, quindi una percentuale di circa il 26%. Se proiettiamo il dato sulla sede di Napoli arriveremo a 30-35 persone su un organico di cento, quindi taglio del 35% della forza lavoro che appare come il preludio di una chiusura. Eppure in Campania l’azienda è impegnata anche con commesse pubbliche come quella da 35 milioni sulla banda ultralarga”.
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