CASAPULLA. Tre anni fa uccise a colpi di fucile il geometra Domenico Sbarra, tecnico del comune di Casapulla. Oggi, per il 79enne Giovanni Battista Raimondo, arriva lordinanza di carcerazione definitiva da parte della Procura di Napoli.
Luomo, di Macerata Campania, è stato tratto in arresto e condotto al carcere di Santa Maria Capua Vetere dai carabinieri della locale stazione. Deve scontare un residuo di pena di 19 anni e due mesi per omicidio e porto abusivo darma da fuoco.
Era il 18 febbraio del 2004 quando Raimondo, agricoltore, detto O Grazzanisano, armato di fucile, irruppe nellufficio tecnico del comune di Casapulla esplodendo diversi colpi contro il 39enne geometra Sbarra, uccidendolo, perché voleva evitare lesproprio di un pozzo di sua proprietà. Dopo lagguato, lanziano fece perdere le sue tracce ma fu catturato poche ore dopo a San Prisco. Il processo a suo carico è stato caratterizzato da continui rinvii poiché lo stesso imputato, finora agli arresti domiciliari, non si presentava in aula fornendo ogni volta certificati medici. Più volte i familiari di Sbarra hanno denunciato la situazione, definendo Raimondo un killer che vive a casa sua, assieme ai suoi familiari. Questa non è giustizia. Il 3 marzo del 2007, a Casapulla, fu intitolata una strada al compianto Mimmo.