Torre del Greco, arresto sindaco Borriello: tangenti da 20mila euro al mese

di Redazione

Un’intercettazione incastrerebbe il sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, arrestato ieri nell’ambito di un’inchiesta su appalti e tangenti per il servizio di igiene urbana nella città napoletana.

Dai Fratelli Balsamo, ditta a favore della quale il primo cittadino avrebbe estromesso una concorrente, avrebbe intascato 20mila euro al mese. In una conversazione i due fratelli Massimo e Antonio Balsamo parlano, appunto, del presunto “stipendio”, dicendo che “si sta abbuscando 20mila euro al mese che, tra una cosa e l’altra corrispondono a 240mila euro all’anno”.

La vicenda era conosciuta perchè già tre anni fa il sindaco, 60 anni medico specializzato in chirurgia estetica, ebbe un avviso di garanzia dopo una perquisizione. Pochi si aspettavano l’arresto, a dieci giorni dal termine per confermare le dimissioni presentate il 28 luglio. Perchè Borriello aveva annunciato: “Le mie dimissioni restano irrevocabili, per permettere alla città di fare piazza pulita di quei soggetti pronti a mettersi sotto i piedi il bene pubblico per tornaconto personale”.

Poi, il terremoto giudiziario arrivato al suo rientro con la famiglia dalle vacanze. Ieri all’alba i finanzieri hanno bussato per notificargli l’ordinanza cautelare.

Intanto, sette consiglieri comunali (4 del Pd, 2 di differenti liste civiche e uno di Ncd) si sono dimessi, accelerando lo scioglimento consiliare. Il Pd attacca. A distanza, si fanno sentire anche i deputati torresi Arturo Scotto e Nello Formisano di Mdp: “Il Comune va subito commissariato e collaboreremo con le autorità prefettizie per il ripristino della legalità”.

Già sindaco nel 2007, poi deputato transitando dalla Dc, all’Udeur, all’Italia dei Valori, fino alle simpatie per la Lega Nord. Nel marzo scorso, quando Matteo Salvini tenne il suo celebre comizio delle polemiche alla Mostra d’Oltremare a Napoli, c’era anche Borriello. Le sue foto con il leader del Carroccio hanno fatto il giro di media e social. Ma proprio i referenti della Lega in Campania ora prendono le distanze. Gianluca Cantalamessa, coordinatore regionale campano di Noi con Salvini, chiarisce: “Il sindaco Borriello non è mai stato un iscritto di Noi con Salvini, né tantomeno è un nostro attivista. Ha espresso apprezzamenti per il nostro leader, come tanti amministratori campani, ma nessuno può dire che ha aderito al nostro progetto politico”.

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