CASAGIOVE. Il rimpasto della Giunta, il rimescolamento degli incarichi rispondono a mere logiche interne motivate dalla sola necessità di tenere in piedi una baracca, che dopo la fine della fiera delle illusioni elettoralistiche, appare decisamente terremotata.
Lo afferma il circolo cittadino del Pd in una nota. Il trasformismo dei nuovi alleati temporanei, finora avvezzi, oltre che a saltare da un partito ad un altro, a cannoneggiare Melone ad alzo zero, non sembra essere in grado di garantire né contenuti, né stabilità a pochi mesi dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale. Il silenzio inquietante con cui le stampelle di Melone si sono assicurati posti al sole in Giunta e nel variegato panorama del potere locale è stato assordante almeno quanto lassenza di motivazioni politiche serie. Non cera Annibale alle porte e lAmministrazione statica, stanca e invisa, evidentemente destinata ad una rapida consunzione non è stata tenuta in piedi per nobili ideali, per progetti o programmi destinati alla città e alla sua crescita. Molto meno di nulla di tutto ciò si è letto da una trattativa sommersa condotta da camaleonti professionisti al solo scopo di ricoprire qualche casella dellorganigramma del potere, per mettersi petto in fuori e pancia in dentro a dileggiare la dignità, la coerenza e gli elettori che votano una cosa e, scoperte le carte, se ne ritrovano unaltra.
Dove è finito lo sbracciarsi quotidiano contro Melone, le contumelie diffuse anche in rete, i tentativi di correre da notai per sciogliere il Consiglio, le blasfeme affermazioni di coerenza? Bastano briciole di potere e si muta casacca, si rinnega tutto e il contrario di tutto, senza imbarazzi e senza arrossire. Il Pd Casagiovese, impegnato nella ricostruzione di un rapporto solido con i cittadini, fondato sulla lealtà e la coerenza oltre che sulla ricerca delle soluzioni ai problemi veri delle famiglie, dei giovani e del mondo del lavoro, sottolinea la distanza abissale con chi modifica la propria collocazione politica col modificarsi dei propri interessi. Quanti hanno percorso la scorciatoia che porta al potere attraverso architettati machiavellismi, hanno rappresentato uningombrante zavorra che ha appesantito il partito e lo ha relegato nellimmobilismo derivante da posizioni doppiogiochiste e dal costante remare contro ogni iniziativa.
La fine degli equivoci, ha permesso ai Democratici Casagiovesi di esprimere pienamente le proprie potenzialità, di ritornare, come avviene da tempo, sulle piazze e tra la gente per fare propri bisogni e speranze, per costruire, con coerenza, un progetto che destini la città, in un futuro libero dalla dittatura dei Melone, al confronto politico leale e non inquinato dai camaleonti, alla ricerca esclusiva del bene comune. Il Pd è un partito aperto, non preclude ad alcuno la possibilità di contribuire alla definizione di un progetto condiviso per la città futura e di partecipare alla sua realizzazione, ma consiglia vivamente ai camaleonti di praticare il più lontano possibile i loro mortificanti cambiamenti di pelle.