“Oggi in plenaria a Strasburgo è stata vinta un’importante battaglia per la salute dei cittadini europei. Nonostante l’opposizione di alcune lobby politiche di destra e il lavoro degli ultimi mesi della pesante lobby dei pesticidi, è stata nettamente respinta la proposta della Commissione europea sugli interferenti endocrini che avrebbe escluso alcuni pesticidi potenzialmente nocivi dal divieto generale per le sostanze che alterano il sistema endocrino”.
Lo ha reso noto Nicola Caputo, parlamentare europeo del Pd – S&D e membro delle commissioni Agricoltura e Ambiente/Salute. “Gli interferenti endocrini – spiega l’eurodeputato campano – sono sostanze che interferiscono con il nostro sistema ormonale. Ne siamo tutti esposti quotidianamente attraverso prodotti come l’imballaggio alimentare, l’abbigliamento, la cosmetica o il cibo. Per questo motivo è dall’inizio del mio mandato che chiedo misure specifiche per evitare i danni causai da queste sostanze. A luglio la Commissione ha presentato, dopo anni di ritardo, una proposta per definire i criteri scientifici utili a identificare gli interferenti endocrini”.
Tuttavia, questa proposta include una deroga per alcuni pesticidi potenzialmente dannosi. Una vera e propria scappatoia per l’industria dei pesticidi. “Abbiamo, quindi, respinto la proposta della Commissione – sottolinea Caputo – perché è nostro dovere rappresentare adeguatamente i cittadini, in particolare quando la spinta al profitto mette in pericolo la loro salute. Ritengo, inoltre, che la mancata inclusione nella proposta della Commissione di una categoria di interferenti endocrini ‘sospetti’ e di riferimenti incrociati nel dispositivo per i dati da considerare siano due carenze inaccettabili”.
“Aspettiamo ora – conclude l’europarlamentare S&D – una nuova proposta della Commissione che tenga conto delle nostre preoccupazioni in materia di salute e non violi il principio di precauzione”.