“La scelta di aderire al digiuno, giovedì 12 ottobre, per l’approvazione della legge sullo Ius Soli temperato è la mia convinta testimonianza in favore di un provvedimento che mi auguro possa essere ancora approvato in questa legislatura”. Parole del senatore aversano Lucio Romano, esponente di “Democrazia Solidale” e vicepresidente della Commissione per le Politiche dell’Unione Europea e membro della Commissione dei Diritti Umani.
“Questa legge – spiega Romano – non incentiva l’immigrazione, ma rileva l’importanza della formazione scolastica e dell’integrazione sociale. La legge riguarda italiani di fatto. Non è giustificabile ancora la loro esclusione dalla cittadinanza. Si sono formati e siedono nei banchi di scuola accanto ai nostri figli o nipoti. La mia è una netta presa di posizione in favore dei diritti dell’uomo e della dignità dell’essere umano”.
“Si richiede un impegno di civiltà, una cultura di responsabilità. – conclude il senatore – Questi sono temi troppo seri da sfruttare per procurarsi consensi, anche trasmettendo suggestioni o errate informazioni. C’è assolutamente bisogno che venga chiarito ancora una volta che la nuova legge non significa incentivare le immigrazioni”.