Rosatellum, il Senato approva. M5S: “Legge bunga-bunga”

di Redazione

L’aula del Senato ha approvato, con 214 voti favorevoli, 61 contrari e 2 astenuti, il Rosatellum bis. Hanno votato a favore Pd, Fi, Lega, Ap, Autonomie, Gal, Direzione Italia e il gruppo Idea. Contrari M5s, Mdp, Si e FdI. Il testo passa al Quirinale per la firma del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Dopo il via libera di mercoledì con 5 voti di fiducia, il provvedimento diventa definitivo. Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale sarà legge.

Il capogruppo Pd in Senato, Lugi Zanda, nella dichiarazione di voto ha detto: “Il senso del voto che stiamo per dare va ben oltre l’interesse dei nostri partiti e riguarda, invece, il funzionamento della democrazia e del Parlamento che non si può permettere la casualità di due leggi così diverse da rendere impossibile una composizione omogenea delle due Camere”. “Il Pd voterà la nuova legge elettorale. Lo faremo in considerazione del suo contenuto. Ma anche sapendo che oggi tra noi la divisione è tra chi lavora per dare stabilità a una nuova legislatura con due Camere composte in modo omogeneo e chi lavora pensando di poter trarre qualche vantaggio politico da due diverse leggi elettorali, mai approvate dal Parlamento e certamente destinate a produrre impotenza parlamentare e debolezza di governo”.

“Oggi scriviamo una buona pagina per la storia della Repubblica: con questa legge poniamo le basi perché la prossima legislatura sia stabile, capace di rispondere alle esigenze dei cittadini italiani”, ha detto il capogruppo di Forza Italia al Senato, Paolo Romani, sottolineando: “Oggi abbiamo evitato che si andasse al voto con i frutti di sentenze della Corte, testi non omogenei tra Camera e Senato, rilanciando con forza il ruolo del Parlamento”.

“Questa è la legge bunga-bunga, un’orgia di pluricandidati in cui l’utilizzatore finale è immancabilmente sempre lo stesso”, ha affermato in Aula il capogruppo al Senato del M5s, Giovanni Endrizzi, puntando il dito contro la maggioranza del Rosatellum. “Siete la stessa banda – ha aggiunto -, voi senza idee, senza programmi, ma con il medesimo progetto, mantenere le poltrone per continuare a sfinire e spolpare una nazione allo stremo. Dopo questa legislatura la luce democrazia è più fioca. Su questa penombra contano i ladri. Dovreste essere incriminati per apologia del fascismo”.

“Turandoci il naso voteremo questa legge”, ha detto il leghista Roberto Calderoli al termine del suo intervento per le dichiarazioni di voto. L’esponente del Carroccio ha precisato: “Non ho mai votato la fiducia a questo governo e non lo farò mai. Sono stato ingiusto a definire la mia legge una porcata, perché le porcate sono venute dopo. Porcata è la riforma costituzionale, è l’Italicum. Porcate sono quattro presidenti del Consiglio non eletti”.

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