Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sono ritrovati a cena a Catania. Un incontro arrivato in tarda serata, al termine di una giornata di comizi elettorali separati in diverse città siciliane, per sostenere Nello Musumeci, candidato del centrodestra alle elezioni regionali siciliane di domenica 5 novembre.
La cena, organizzata alla “Trattoria del Cavaliere” nel quartiere San Berillo, è stata l’occasione per una tregua tra i leader del centrodestra dopo le tensioni delle ultime settimane. Quello che è emerso è il “patto dell’arancino” (dal nome del prodotto tipico della cucina siciliana) come l’ha ribattezzato Giorgia Meloni. Un accordo di unità per vincere la tornata elettorale in Sicilia e gettare le basi per un’alleanza in vista delle elezioni politiche della prossima primavera.
L’incontro è avvenuto quando l’ora di cena era già ampiamente passata. I tre leader, anche per i vari impegni di giornata, si sono presentati all’appuntamento in tardissima serata. Salvini, poco prima, aveva ridotto la cena a un caffé, optando per mangiare in un ristorante non lontano. Ad un certo punto si è anche temuto che l’incontro potesse saltare. Poi invece non è stato così, il clima è diventato più amichevole e ci sono stati lunghi abbracci e tanti sorrisi tra gli invitati, con tanto di mini-ola dei leader con Musumeci e di lungo colloquio in veranda, sotto i flash dei fotografi. Non poteva mancare una torta con le facce dei tre.
Il patto? “Era già siglato, abbiamo gettato le basi del percorso per vincere le elezioni”, ha spiegato Berlusconi uscendo, all’1.30 circa dal ristorante. “È un’idea mia il patto dell’arancino”, ha detto Giorgia Meloni. “È ancora presto per dire che abbiamo chiuso l’accordo sul programma di governo”, ha invece dichiarato Meloni. “Quello che vogliamo costruire è un programma serio e concreto che non si esaurisce in una cena alle 11 di sera. Credo che la volontà di di dare all’Italia un governo di patrioti sia comune. Non abbiamo di parlato premiership, di nomi, ma di obiettivi da darci che sono quelle di dare all’Italia un governo che faccia gli interessi degli italiani”.