Aversa, crollo al “Volta”: protesta degli studenti. La dirigente: “Basta sensazionalismi”

di Nicola Rosselli

Aversa – Ingegnere capo e segretario generale dell’amministrazione provinciale saranno ascoltati nella mattinata di domani dai magistrati della Procura di Napoli Nord quali persone informate sui fatti in relazione al crollo di una parte del soffitto della palestra dell’istituto tecnico statale ‘Alessandro Volta’ di Aversa, in via dell’Archeologia, avvenuto esattamente una settimana fa (leggi qui).

Intanto, ad una settimana dal crollo, riprendono anche le attività didattiche dopo che si sono conclusi i controlli che la dirigente scolastica Laura Nicolella ha chiesto ed ottenuto dal presidente dell’ente provinciale Giorgio Magliocca relativamente ai due edifici che ospitano laboratori e aule, entrambi autonomi e distanti rispetto al corpo di fabbrica adibito a palestra.

Ma agli studenti non basta, tant’è che stamani, alla ripresa delle lezioni, hanno manifestato nell’atrio chiedendo maggiore sicurezza per l’istituto che frequentano. La situazione è poi ritornata alla calma.

Proseguono, nel frattempo, le indagini per stabilire le cause del crollo e, come già detto, nella giornata di domani il segretario generale dell’ente che ha sede nella Saint Gobain, Massimo Scuncio, e l’ingegnere capo Paolo Madonna, saranno ascoltati dal magistrato Antonio Barba, per avere un quadro della situazione e notizie certe destinate a completare il lavoro effettuato dai consulenti nominati dalla procura normanna in collaborazione con i tecnici dei vigili del fuoco di Caserta con atti acquisiti sia presso l’ufficio urbanistica della casa comunale che presso l’amministrazione provinciale di Caserta.

Al momento, dalla procura aversana, che indaga sul crollo di parte del soffitto della palestra dell’Isis “Alessandro Volta”, avvenuto alle 13.40 di martedì scorso, non trapelano novità. Gli inquirenti affermano di essere in una fase di acquisizione di notizie, atti e dati tecnici per poi fare il punto della situazione. Appare, comunque, sempre più probabile che a determinare il repentino crollo, come affermato dallo stesso ingegnere Madonna, possa essere stata la scarsa o inesistente manutenzione delle pluviali, parzialmente intasate da foglie e terriccio, tanto da trasformare il tetto in una sorta di vasca con il liquido a fare pressione su una superficie che era stata collaudata per sopportare un peso di non più di un centinaio di chilogrammi  su metro quadrato non trattandosi di soffitto di sostegno, ma solo di copertura. La pioggia eccezionale si è ammassata sul tetto repentinamente perché le pluviali non scaricavano appieno, da qui l’appesantimento e il crollo.

Da parte sua, la preside Nicolella tiene a chiarire e a ribadire che, al contrario da quanto affermato in alcuni servizi di reti televisive nazionali, nessun studente è rimasto ferito in maniera più o meno grave. “Non ho capito – ha dichiarato la dirigente scolastica – perché si intenda fare sensazionalismo ad ogni costo. Come ribadito sin dal primo momento, nessuno, né tra gli studenti né tra il corpo docente, ha riportato ferite durante il crollo del soffitto della nostra palestra che in quel momento era deserta. Vi erano studenti nella stanza attigua a giocare a ping-pong, ma sono rimasti illesi e sono stati proprio loro a dare l’allarme”.

La dirigente del “Volta” rivela anche che lo stesso Magliocca l’ha assicurata sul reperimento dei fondi per ristrutturare la palestra che, per il momento, rimane sotto sequestro anche se i rilievi sono stati effettuati nei primi due giorni dopo il crollo del soffitto dai tecnici dei vigili del fuoco e dai consulenti nominati dalla procura di Napoli Nord.

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