CASERTA. Non si placa la protesta degli allevatori bufalini che oggi, per la terza giornata consecutiva, riuniti in un corteo di decine di trattori giganteschi, hanno bloccato la circolazione delle auto nel capoluogo.
Da stamani è toccato al centro storico, dopo la paralisi del traffico verificatasi ieri nell’area ex Saint Gobain dove è situata la sede degli uffici della Provincia. Gli allevatori protestano contro i provvedimenti di abbattimento di circa 250mila capi bufalini affetti da brucellosi, il cui latte è destinato alla produzione di mozzarella. Per gli stessi allevatori, invece, la “termolabilità” della brucellosi (ossia la scomparsa del morbo dopo la cottura) renderebbe la mozzarella consumabile. Ecco perché chiedono tempi più lunghi per evitare abbattimenti immediati che potrebbero portare le loro aziende al collasso. In corso anche un’inchiesta sulla “somatotropina” che sarebbe stata somministrata alle bufale. Si tratta di una sostanza che anticipa il momento del parto e, dunque, la moltiplicazione del latte. Una situazione che, secondo i dati resi noti dai produttori, avrebbe già diminuito del 30% la produzione di mozzarella. Intanto, sembra siano giunte buone notizie a margine dell’incontro tenutosi ieri, presso il Ministero delle Politiche Agricole, tra l’assessore regionale alle attività produttive, Andrea Cozzolino, il direttore del ministero della Salute Romano Marabelli e il vicepresidente della Siaab (sindacato produttori bufalini dell’agro aversano), Gennaro D’Orta. Si è discusso della risoluzione proposta dal presidente della commissione parlamentare per l’agricoltura, Marco Lion (Verdi). Risoluzione che prevede la separazione, attraverso uno stretto controllo sanitario, dei capi bufalini sani da quelli affetti dal morbo (il 35%) così da ridurre il rischio di contagio tra il bestiame. Previste, poi, risarcimenti per gli allevatori che subiranno perdite di reddito e competitività a seguito delle misure di abbattimento. Risarcimenti che dovrebbero aggirarsi attorno ai 2mila euro per capo abbattuto. Cifra, tra l’altro, conveniente visto che il prezzo di una singola bufala oscilla tra gli 800 e i 1500 euro. Lo stanziamento complessivo del Governo per l’emergenza si aggirerebbe attorno ai 19 milioni di euro. Ma, a quanto pare, si profila uno scontro tra il Governo centrale e la Regione Campania, quest’ultima che non ne vuole sapere, come testimoniano le parole dell’assessore regionale alla sanità Angelo Montemarano: “Non si tratta di normative trattabili bensì di disposizioni precise la cui non ottemperanza comporta una serie di sanzioni gravi per la nostra Regione e, più in generale, per il nostro Paese”. Per la Regione, infatti, c’è la preoccupazione che l’Unione Europea, in caso di mancata attuazione dei provvedimenti di abbattimento, non acquisti il latte campano. Nel frattempo, la città di Caserta è bloccata dal fiume di trattori e, secondo alcune indiscrezioni, sembra che l’amministrazione provinciale abbia già contattato il Ministero degli Interni per chiedere su come intervenire.