Il Comune di Aversa non è parte lesa nei due giudizi attualmente in corso nell’ambito dell’inchiesta “The Queen”. È questa la decisione adottata dai due gip dei due processi attualmente in corso nel procedimento con imputati che non rilevano nella posizione processuale del sindaco di Aversa, Enrico De Cristofaro. Quest’ultimo, infatti, è coinvolto nell’inchiesta per presunti reati commessi quando ricopriva la carica di presidente dell’ordine provinciale degli architetti di Caserta relativamente ad un appalto per la ristrutturazione dell’ex casa circondariale di via Filippo Saporito che doveva essere trasformata in “Casa dello Studente” dopo che il comune l’aveva ceduta in comodato gratuito trentennale all’Adisu. Il sindaco fu anche arrestato nel marzo scorso rimanendo in carcere, a Santa Maria Capua Vetere, prima di tornare in libertà, dopo 17 giorni, su decisione del tribunale del riesame, confermata anche dalla Cassazione con il riconoscimento che non era necessaria la custodia cautelare.
A rendere nota la notizia uno dei due legali di fiducia, l’avvocato Filippo Trofino, che ha dichiarato: “Entrambi i gip dei due procedimenti stralcio nell’ambito della vicenda ‘The Queen’, su conforme richiesta del pubblico ministero Maurizio Giordano, hanno escluso che possa essere parte lesa il Comune di Aversa per quanto riguarda la vicenda contestata”. Il provvedimento è stato emesso a seguito di istanza da parte dello stesso legale del sindaco normanno nella quale è stata evidenziata la circostanza che il bene in questione (l’ex carcere mandamentale) sebbene fosse di proprietà comunale non era più nella disponibilità dell’ente locale essendo stato ceduto in comodato all’Adisu.
Inoltre, il comune era rimasto completamente estraneo al bando di gara per la ristrutturazione degli immobili, il cui appalto è finito nell’inchiesta ‘The Queen’. L’avvocato Trofino ha anche evidenziato che se il Comune di Aversa si fosse costituito parte civile, gli amministratori sarebbero stati passibili di imputazione contabile per danno erariale.
De Cristofaro, benché fosse visibilmente soddisfatto, si è limitato a dichiarare: “Sino a quando non ci saranno atti ufficiali non rilascerò dichiarazioni. Quando ci sarà l’ufficialità lo farò attraverso una conferenza stampa”. Ovviamente, questa dell’esclusione del comune di Aversa quale parte lesa non tocca in alcun modo la posizione processuale del primo cittadino normanno. Assume, invece, importanza a livello politico in quanto in città si era accesa una vera e propria bagarre sulla opportunità o meno di costituirsi parte civile, soprattutto dopo che la giunta comunale aveva deciso di non costituirsi nello scorso mese di giugno. Decisione che aveva portato il senatore e commissario provinciale del Pd a Caserta, Franco Mirabelli, a chiedere ed ottenere l’audizione di De Cristofaro in Commissione Parlamentare Antimafia.