Guarirà in una quindicina di giorni il 14enne del quartiere Bagnoli di Napoli che ha riportato ferite a una mano, a una coscia e ad un occhio dopo essere stato investito dallo scoppio di un petardo lanciato da ignoti mentre usciva dalla stazione di Agnano della Cumana. Accompagnato dalla madre in ospedale, ha raccontato l’episodio, avvenuto a poche ore dalla notte di San Silvestro.
Intanto, si intensificano gli appelli a “non sparare”, anche attraverso i social. Ciò nonostante sembra che molti non vogliano rinunciare alla “tradizione” di esplodere artifizi pirotecnici venduti in maniera del tutto illegale e per qualcuno ”necessari” per festeggiare degnamente l’arrivo del nuovo anno. Le forze dell’ordine hanno intensificato le loro attività per sottrarre dal mercato clandestino quanto più materiale pericoloso, come dimostrano i sequestri degli ultimi giorni.
Al momento l’ordigno più ricercato è la bomba ‘Kim ‘o coreano’, dal nome del dittatore Kim Jong-un, che con le sue continue minacce agli Stati Uniti sta tenendo col fiato sospeso il mondo intero. Di fatto è l’evoluzione pirotecnica, ma anche più legata ai tempi moderni, del “Pallone di Maradona” e della “Bomba di Bin Laden”. La sua possibile propensione all’utilizzo dei razzi a lunga gittata è stata presa a pretesto dai ‘fabbricanti’ di botti proibiti (piccole aziende illegali dove l’attività viene effettuata spesso senza rispetto delle minime condizioni di sicurezza), che hanno messo in commercio – stando alle attività condotte dalle forze dell’ordine, impegnate in questi giorni a reprimere i fenomeni della vendita illegale – questa nuova bomba, dalla potenza esplosiva definita devastante. Si tratta di un ordigno, secondo quanto raccontano gli artificieri, che contiene diversi chili di miscela esplodente. La sua deflagrazione può distruggere un’auto intera ma anche provocare danni ad un intero stabile. Può costare, secondo ‘radio-mercato’, fino a 100 euro: non si trova su tutte le bancarelle, va richiesta ai rivenditori specializzati di botti in grado di provocare emozioni forti.
Con una potenza esplosiva sicuramente inferiore, ma pericoloso perché deve essere lanciato soltanto con un mortaio, c’è la “bomba Hamsik 17”. Mentre il “razzo Mertens” è un ordigno più colorato che rumoroso. Questi due fuochi pirotecnici dedicati ai calciatori azzurri sono, a differenza di “Kim”, sono venduti soprattutto a Napoli e provincia. E prodotti in quantitativi maggiori rispetto alla “bomba” dedicata al dittatore coreano. Tant’è che nell’ultimo sequestro effettuato dai carabinieri a Brusciano, nel Napoletano, ne sono stati ritrovati 265 pezzi tra i 3.265 ordigni pirotecnici che un uomo, arrestato dai militari, aveva in casa.