Un veneziano di 47 anni, Ivano Gritti, è stato ucciso a Venezia intorno all’una della scorsa notte, nel sestiere di San Polo in calle delle Chiovere. E’ stato raggiunto da un colpo di pistola vicino all’occhio mentre si trovava all’esterno dell’abitazione del presunto assassino al termine di una furiosa lite fra i due. L’allarme è stato lanciato dai vicini che hanno sentito due spari.
Si tratta dell’abitazione dove risiede il presunto autore del delitto, Ciro Esposito, 50 anni, originario del napoletano. Ma ancora le indagini da parte delle forze dell’ordine sono in corso. Il sospetto è stato portato in caserma e sottoposto a fermo per omicidio e porto abusivo d’arma.
Secondo quanto finora trapelato, Esposito aveva occupato abusivamente a Venezia, a pochi passi da Piazzale Roma, un alloggio vicino a quello della vittima. Gritti aveva bussato alla porta di Esposito per farsi aprire ma quest’ultimo, per tutta risposta, ha esploso due colpi di pistola, uno dei quali ha raggiunto la vittima in un occhio.
Gritti abitava in una casa ereditata dalla madre e da tempo aveva stretto rapporti con il suo assassino. Avrebbe compiuto 48 anni fra cinque giorni, aveva alle spalle molti precedenti penali: il primo arresto ben 23 anni fa per una vicenda legata alla droga.
“Ho preso paura: il mio cane abbaiava, non ho capito chi ci fosse dietro il vetro e ho fatto fuoco due volte per intimidire”, si è difeso così Ciro Esposito di fronte al pm Patrizia Ciccarese. Per quale motivo Gritti si è recato nel cuore della notte sotto casa di Esposito? “Motivi personali” hanno dichiarato gli inquirenti, precisando che sono in corso accertamenti.