Aversa – Il Piano Urbanistico Comunale (Puc) destinato a ridisegnare la città, dal momento che non investe solo l’aspetto edilizio ma anche la mobilità e la vivibilità di Aversa, sembra essere di là da venire.
Stando a quanto dichiarato dall’assessore all’Urbanistica, Gilda Emanuele, nell’intervista che proponiamo, considerando che le norme prevedono il 31 dicembre 2018 quale data ultima per l’adozione e il 31 dicembre 2019 quale data ultima per l’approvazione, parlare di consumo di suolo zero sembra utopia. Perché potrebbero essere tantissimi i cambiamenti in fatto di ristrutturazioni e di nuove costruzioni che si realizzeranno ad Aversa nei due anni che separano la teoria dalla pratica, rappresentata dall’approvazione dello strumento regolatore della crescita urbana della città e delle sue connessioni con traffico e vivibilità.
Se davvero si intende realizzarlo e metterlo in pratica perché non dare una corsia preferenziale al Puc? O si tratta solo di “chiacchiere” da campagna elettorale, da tenere in serbo per un prossimo voto amministrativo? Il recupero della Maddalena docet.
“L’indirizzo dell’Amministrazione è limitare drasticamente il consumo del suolo e recuperare l’esistente, a partire dal centro storico. Purtroppo l’approvazione del Puc prevede un iter burocratico lungo. Nel frattempo, quindi, vige il Prg e si rispettano i criteri attuali”.
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