Salerno, l’archivio del fotoreporter Francesco Jovane diventa patrimonio dello Stato

di Redazione

Salerno – All’Archivio di Stato si sono riuniti le istituzioni e i collezionisti della Campania interessati a far parte della rete della fotografia italiana. L’associazione “Il Didrammo” ha presentato il “Fondo Michele De Angelis”, quasi mille scatti che raccontano la trasformazione di Salerno negli anni ‘30 del XX secolo.

La fisionomia che Salerno andava assumendo negli anni ‘30 del XX secolo emerge nei suoi lineamenti urbanistici e sociali dalla testimonianza fotografica di Michele De Angelis, un ingegnere nato nel 1875: il lungomare, la collina del castello di Arechi, la sistemazione dei templi a Paestum, il municipio e la villa comunale, i tesori all’interno del Duomo, la scuola De Amicis e la colonia estiva, tutto documentato in un fondo di 933 fototipi appena giunti nel patrimonio dell’associazione Il Didrammo, di Sarno, che lo custodisce con la passione e le difficoltà di altri 160 enti che hanno già raccolto l’invito del Mibact a costituire un fronte comune attraverso il Censimento degli archivi e delle raccolte fotografiche italiane.

Ora sarà acquisito anche il catalogo delle fotografie di Francesco Jovane, famoso fotoreporter salernitano, i cui scatti sono diventati famosi in tutto il mondo.

Il Censimento opera dal maggio 2017 e si avvale di una mappatura in rete degli operatori che via via si aggregano al progetto (www.censimento.fotografia.italia.it): quello di una rete, partecipata e condivisa, del patrimonio fotografico italiano di enti pubblici e privati. Il progetto, promosso dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo in collaborazione con “Camera” – Centro Italiano per la Fotografia, è coordinato dall’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione e sostenuto dalla Direzione generale Arte e Architettura contemporanee e periferie urbane.

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