Incendi distruggono aziende tra San Felice e Santa Maria a Vico: allarme di Libera e Comitato Don Diana

di Redazione

Molta preoccupazione ha destato il vasto incendio scoppiato nella tarda serata di sabato 27 gennaio sul territorio della Valle di Suessola, tra Santa Maria a Vico e San Felice a Cancello, nel Casertano. Fiamme altissime hanno distrutto ben due realtà aziendali del territorio e secondo le prime indagini avviate dagli inquirenti la pista sembra essere di origine dolosa.

“Un disastro – commentano dal presidio territoriale di Libera e dalla rete associativa del Comitato don Peppe Diana – che, oltre a minare la salute dei cittadini della zona per i fumi nocivi rilasciati nell’aria, ha riportato l’intera valle troppo spesso assopita a rivalutare con attenzione i diversi episodi di criminalità che stanno rendendo l’intero territorio insicuro. Negli anni scorsi è stata forte la presenza dei gruppi camorristici organizzati così come forte è stato l’intreccio tra malaffare e politica”.

“Vaste aree di zona grigia e degrado sociale non possono più lasciarci indifferenti e omertosi, ma dovrebbero aiutarci a denunciare questi episodi criminali e ad osteggiare il dilagare di ogni sorta di illegalità, che tende a ramificarsi in modo esponenziale divenendo un tutt’uno con quel sistema di potere corrotto che rende sfumata ogni linea di demarcazione tra il lecito e l’illecito. Alla luce di quest’ultimo episodio è necessario fermarci a riflettere e poter capire cosa realmente stia accadendo”. “E’ altrettanto necessario sviluppare una sana coscienza di legalità democratica e di cittadinanza attiva e responsabile, unico vero antidoto al proliferare di qualsiasi cultura criminale. Solo attraverso una reale presa di coscienza, la pratica democratica diventa patrimonio del vivere e dell’agire quotidiano e solo attraverso una partecipazione attiva il rispetto e la condivisione delle regole diventano non più tutela del sé bensì tutela dei diritti della intera collettività”.

“E’ per questo che gli animatori del di Libera e del Comitato don Diana cercheranno di non far mancare il loro impegno “contro atteggiamenti mafiosi rafforzando le relazioni avviate con il mondo della scuola per costruire momenti di interlocuzione e confronto, importanti per la formazione responsabile dei soggetti giovani che sono il futuro di questo territorio. E’ da loro che dobbiamo ripartire per far ripartire il nostro paese”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico