I carabinieri della compagnia di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia reggina, nei confronti di due marocchini di 58 e 33 anni ed un italiano di 25, ambulanti mercatali residenti nel capoluogo reggino, accusati di estorsione, lesioni personali e illecita concorrenza con violenza e minacce, aggravati dalle modalità mafiose.
Gli arresti giungono all’esito di un’articolata attività d’indagine, avviata a partire dal mese di ottobre 2017, che ha consentito di documentare ripetuti episodi di minacce, danneggiamenti e percosse perpetrati dagli arrestati ai danni di un altro ambulante, allo scopo di costringerlo ad interrompere la vendita di scarpe all’interno dei mercati rionali di Largo Botteghelle e piazza del Popolo, nel capoluogo.
I tre arrestati, presentandosi come unici detentori del potere di “concedere” la possibilità di operare nell’area mercatale, in quattro occasioni aggredivano fisicamente l’ambulante, lo minacciavano di morte e danneggiavano il suo banco vendita, finanche giungendo, nell’ultimo episodio, a investire la bancarella della vittima con un furgone. In relazione alle modalità esecutive della condotta contestata, ai tre destinatari della misura è stata imputata l’aggravante del metodo mafioso.
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