Cesa – Non passa in Consiglio comunale la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Enzo Guida. Nel corso di una seduta vivace e in forse sino all’ultimo, almeno per quanto riguarda la proposta di sfiducia al primo cittadino che non aveva avuto le firme necessarie (solo quattro e non cinque), la maggioranza ha fatto quadrato intorno al sindaco rigettando la mozione che, comunque, il presidente del Consiglio comunale, Mimmo Mangiacapra, così come aveva preannunziato nella riunione die capigruppo consiliari, ha portato in consiglio comunale.
A voler sfiduciare il primo cittadino i consiglieri comunali Raffaele Bencivenga, Amelia Bortone, Ernesto Ferrante e Carmine Alma, motivando la richiesta con la presunta inefficienza amministrativa della maggioranza. Nel corso della seduta il capogruppo di “Cesa c’è”, Ernesto Ferrante, ha sottolineato come c’erano stati segnali da due consiglieri di maggioranza per votare la mozione, i consiglieri di “Primavera Cesana”, Luigi De Angelis e Filomena Di Santo, ma che, poi, sono venuti meno. L’obiettivo era quello di coinvolgere un settimo consigliere e mandare a casa il sindaco Guida. Si pensava che potesse essere il presidente del civico consesso, Mangiacapra, ma così non è stato. L’esponente della maggioranza aveva solo voluto che si portasse in consiglio la mozione per discuterla una volta per tutte, affrontando il problema e non sfuggendolo.
A quanti chiedevano perché il sindaco, autosospesosi dal Pd a seguito della misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex moglie, non si dimettesse, Guida ha risposto sempre in Consiglio: “Non mi dimetto perché non è in discussione il futuro politico di Enzo Guida, ma il futuro di Cesa. Sono tantissime le vicende amministrative che si stanno concretizzando grazie al duro lavoro dei consiglieri comunali”.
Per quanto riguarda le dimissioni di Erika Alma, la consigliera che è stata surrogata da Nicola Autiero, primo dei non eletti di ‘Primavera Cesana’, queste si innestano nella telenovela politico-sentimentale che sta vivendo Cesa. Dopo essersi dimessa lo scorso anno da presidente del Consiglio, Alma, compagna del sindaco Guida, iscritta al Pd, ha rassegnato le proprie dimissioni “per motivi strettamente di lavoro”. Il Consiglio ha anche ridotto le aliquote Tari e destinato un risparmio sui canoni idrici di cento euro per altrettante famiglie disagiate.