Provincia, Bove (Rc) chiede la svolta

di Redazione

Giosuè BoveCASERTA. “Non posso che ribadire quanto già affermato insieme a tutta la Sinistra Arcobaleno. Occorre dare effettivamente seguito agli impegni assunti dal Consiglio provinciale in tema rifiuti per motivare il senso della nostra permanenza in maggioranza”.

Lo afferma Giosuè Bove, segretario provinciale di Rifondazione comunista. “E’ necessario – spiega – investire risorse economiche ed umane per accompagnare i comuni nel percorso per la raccolta differenziata e nella individuazione e realizzazione delle isole ecologiche e dei siti di trasferenza, senza i quali la raccolta differenziata è una presa in giro; ma anche per individuare e realizzare gli impianti di compostaggio, le discariche e gli impianti di trattamento finale, che devono essere da subito di competenza provinciale”. Ma non c’è solo la questione rifiuti a tenere caldo il fronte interno alla maggioranza: la polemica sui centri per l’impiego, infatti, ha contribuito a innervosire la discussione. “Le scelte dei nuovi responsabili – continua Bove – sono state compiute, per la prima volta, sulla base di una graduatoria basata sui meriti e non sulle appartenenze politiche. Questo ha fatto arrabbiare i difensori della ‘partitocrazia’ nel centrodestra, ma anche nel centro sinistra. Pezzi del Pdl e del Pd sono insorti contro ‘la rivoluzione’ voluta dall’assessore Milani, che non ha tenuto conto dei soliti sistemi spartitori e che invece ha applicato le valutazioni del dirigente. Che protestino i seguaci di Berlusconi, mi sembra coerente con la loro concezione della politica come luogo di clientela; ma che lo facciano con dichiarazioni pubbliche esponenti dell’amministrazione e della maggioranza provinciale, pone un problema serio nei rapporti dentro la coalizione. Costoro vorrebbero che si facesse in Provincia come si continua a fare nella sanità, sfasciando il pubblico con incarichi inadeguati e lasciando tutto lo spazio ai privati. Il nostro assessore ha invece voluto investire in capacità e competenza, come già ha fatto in precedenza sullo staff, costituito da un gruppo di professionisti che ha permesso di recuperare tutte le risorse Por 2000-2006 che la precedente amministrazione Ventre non aveva impegnato e che invece sono stati recuperati e utilizzati per acquistare i nuovi centri per l’impiego, per presentare le nuove attività e per formare personale. Altro che soldi sprecati. E i primi risultati – conclude Bove – si sono visti: siamo riusciti ad assicurare a 600 lavoratori di piccole aziende in crisi quel minimo di serenità che gli ammortizzatori sociali consentano, mentre prima, a causa dell’inattività e dell’incompetenza di chi amministrava si interveniva al massimo per 40-50 casi, lasciando centinaia di persone in mezzo alla strada”.

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