CASERTA. Si inaugura mercoledì 12 marzo, alle ore 20, al Dietro le quinte, la mostra di tele di Gianni Pontillo con tema il teatro.
E loccasione per far incontrare il tema ispiratore del locale con il lavoro dellartista, che è nato per autonoma ispirazione, e che ora si incontrano un po per caso. Le opere in mostra, infatti, tutte con al centro un palcoscenico, appartengono a due diversi periodi della produzione dellartista: alcune sono state realizzate nel 2003, con tema il teatro e lavanspettacolo, e già esposte al Palazzo Mazziotti di Caiazzo; altre sono recentissime, esposte per la prima volta, e si ispirano a un teatro che è anche un teatrino, sul cui palcoscenico si affacciano i drammi del contemporaneo, a partire dalla tragedia dei rifiuti. Il tutto trattato con leggerezza, con ironia, col gioco del distacco disincantato che si traduce anche in gioco linguistico e materico, nel quale si esalta la tecnica personalissima di Pontillo, fatta di coloratissima contaminazione di pittura e ceramica. Lincontro del teatro di Pontillo con il divertissement di Dietro le quinte è nato a San Valentino, in occasione dellhappening ceramico intorno agli innamorati di ogni genere e numero, anchessi calati nel dramma di un amore che è costretto a fare i conti con la realtà putrida delle strade delle nostre città. La personale di Gianni Pontillo che si inaugura mercoledì sera è nata lì, tra i tavoli che sono copioni teatrali e le sedie coi nomi degli attori, tra un bicchiere di rosso ed una proposta culinaria del frenetico Enzino Carola, al Dietro le Quinte di via Tanucci-vicolo Cimabue, Caserta. E stato istintivo in un luogo che riproduce laltra faccia di un teatro, proporre – come ha scritto la curatrice/strega ispiratrice/della Mostra, Mariarosaria Arena – disfatte, sogni ed eroismi di individui plasmati nella creta che si affannano al centro della scena, dove la vita si semplifica in un gesto, in una parola, in un passo di danza. La mostra è unoccasione per incontrare gli amici, gustare i vini dellazienda pugliese Torrevento, magari dare unocchiata ai lavori … facendosi coinvolgere dai temi del sogno e del quotidiano, chiedendosi poi dove siamo? dietro le quinte o al centro della scena?