Fallimenti pilotati: sequestri tra Bologna, Roma e Sardegna

di Redazione

La Guardia di Finanza di Bologna, coordinata dal pm Marco Forte, ha eseguito, su disposizione del gip Rita Zaccariello, un sequestro di beni del valore di quasi tre milioni di euro, nei confronti dei prestanomi di un gruppo criminale specializzato nel commettere reati tributari e fallimentari. Ieri mattina le Fiamme gialle hanno sequestrato un complesso immobiliare di oltre 1600 metri quadrati a Castenaso (Bologna) con annessi 12 ettari di terreni, una villa a Roma, tre appartamenti a Santa Teresa di Gallura (Sassari), le quote di una società immobiliare e due auto.

Si tratta del prosieguo dell’operazione ‘Pagherò’, che lo scorso ottobre aveva già portato la Guardia di Finanza ad eseguire cinque ordinanze di custodia cautelare, di cui una in carcere, nei confronti di quattro fratelli titolari di una serie di aziende nel settore dei trasporti e di un consulente fiscale romano.

Il supplemento di sequestro “ha riguardato prevalentemente beni riconducibili al commercialista romano coinvolto nell’inchiesta, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari”. E’ quanto fa sapere l’avvocato Matteo Murgo, legale dei quattro fratelli titolari dell’azienda coinvolti anche loro nell’indagine delle Fiamme gialle.

“Con riferimento ai restanti beni oggetto di sequestro questa mattina è stata presentata richiesta di riesame al Tribunale della Libertà di Bologna – ha spiegato Murgo – al fine di contestarne la legittimità e richiederne il dissequestro”. I quattro fratelli, tutti in stato di libertà, “erano in procinto di definire un accordo con la curatela fallimentare per il rilancio aziendale – ha concluso il legale – e per la tutela del posto di lavoro di 50 dipendenti, salvaguardando il reddito delle rispettive famiglie”.

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