CASERTA. La Guardia di Finanza di Caserta, al termine di una lunga e complessa indagine, hanno segnalato alla Corte dei Conti 18 persone (tra amministratori, direttore generale e revisori) dell”Acsa Ce 3, ritenuti responsabili di aver cagionato un danno all”erario per un importo superiore a 700 mila euro.
Danno che sarebbe stato prodotto a seguito dell”inefficiente e inefficace gestione dei rapporti di lavoro a tempo determinato, instaurati a partire dal 2003, sino allagosto 2006, verso 38 dipendenti. Una situazione che ha comportato la soccombenza totale dell”Ente nei diversi contenziosi promossi dinanzi al Giudice del Lavoro dai dipendenti interessati, con la conseguente esposizione finanziaria generata dalle spese legali e di giudizio, nonché la conversione di tale tipologia contrattuale in rapporti di lavoro a tempo indeterminato. In alcuni casi la conversione è avvenuta addirittura tramite una procedura di accordo transattivo tra le parti. L”anomalia del contesto viene amplificata dalla circostanza che alcune assunzioni sono scaturite a seguito di contratti privi di sottoscrizione da parte dei lavoratori, ovvero del tutto inesistenti, proprio durante una fase gestionale del consorzio curata da amministratori, noti legali del settore lavoro. Maggiore è il rilievo assunto dal risultato di servizio conseguito a contrasto dello spreco delle risorse pubbliche se si considera il delicato momento che sta vivendo l”intera Provincia, quotidianamente vessata dal dilagante problema della raccolta dei rifiuti solidi urbani, spesso aggravato dalla cattiva gestioni dei finanziamenti allo scopo stanziati, da parte di soggetti giuridici, partecipati anche da enti pubblici.