“La rete del fare – Azioni di sviluppo territoriale”. E’ il tema del workshop, promosso dal Consorzio Turistico delle Pro Loco dell’Agro Aversano, in programma venerdì 23 marzo, alle 17, al Pime di Trentola Ducenta.
Saranno presenti le dieci Pro Loco consorziate (Casaluce, Carinaro, San Marcellino, Villa di Briano, Trentola Ducenta, Parete, Orta di Atella, Lusciano, Frignano, Cesa) e rappresentanti dei comuni dell’area dell’agro aversano, del mondo imprenditoriale e associativo. Un appuntamento che segnerà il consolidamento della rete tra le amministrazioni pubbliche, il volontariato, la scuola, l’imprenditoria locale e naturalmente le Pro Loco.
Relatori del workshop saranno la consigliera Unpli Caserta, dottoressa Maria Grazia Fiore, l’ingegner Stefano Di Stasio, tecnico del Distretto Culturale Evoluto Idem, che illustrerà le azioni da intraprendere per incrementare la capacità di attrazione del territorio e la conoscenza delle sue risorse ambientali e culturali, favorendo così uno scambio progettuale, tecnico e politico, per lo sviluppo di progetti culturali innovativi, condivisi su scala interregionale, caratterizzati da una forte compartecipazione tra pubblico e privato. Ancora, l’architetto Giuseppe Coppola, dell’associazione ‘Terre Blu’, la professoressa Carmela Turco e il professor Achille Renzullo che descriveranno le radici e le risorse del territorio.
“La rete territoriale, a cui si fa riferimento in ogni contesto, – commenta Raffaele Compagnone, presidente del consorzio – diventa strategica nelle proposte progettuali, ma anche nell’evoluzione socio-economica di un territorio. La proposta dell’Unpli Caserta ha alla base l’acquisizione della consapevolezza per ogni soggetto sociale di quale può essere il suo ruolo nel rapporto inter-istituzionale. Una volta che ognuno ha acquisito la propria collocazione all’interno di un contesto sociale, si potrà cominciare a ragionare sul futuro del territorio di appartenenza, condividere un’idea e perseguirne i fini, questa volta ognuno come tassello di un grande mosaico. E’ solo il primo passo, ma fondamentale, per poter sperare in un futuro sostenibile”.