CASERTA. La provincia di Caserta è il territorio che ha subito in questi anni le più gravi offese dal punto di vista ambientale: limpegno della Regione, dintesa con
LOsservatorio provinciale dei rifiuti è uno strumento fondamentale per realizzare questo obiettivo. Lassessore regionale allAmbiente, Walter Ganapini, ha espresso così soddisfazione per la nascita dellOsservatorio in Terra di Lavoro.
Liniziativa è stata presentata stamane nellaula consiliare della Provincia dal presidente dellEnte Sandro De Franciscis, dallassessore provinciale allAmbiente, Maria Carmela Caiola, dal presidente del Consiglio provinciale, Pasquale De Lucia, dal coordinatore degli Osservatori dItalia (e assessore allAmbiente della Provincia di Salerno), Angelo Paladino, e dagli esperti che hanno lavorato al progetto, tra cui i docenti universitari Vincenzo Pepe e Domenico Amirante.
LOsservatorio ha aggiunto Ganapini non consente solo di avere statistiche aggiornate, ma soprattutto di monitorare le politiche dei piani provinciali sui rifiuti, ecco perché tutti gli amministratori locali devono sentirsi coinvolti nel progetto.
LOsservatorio intende essere uno strumento di gestione dellambiente e delle sue dinamiche (non più in fase di emergenza, ma in vista di un ritorno ai poteri ordinari) ed è inoltre al servizio delle istituzioni e dei cittadini, in grado di fornire informazioni e di favorire il dialogo con gli altri organismi pubblici, nellottica di un fattivo rapporto di collaborazione. Lo ha sottolineato lassessore Caiola, che ha fatto anche il punto sullo stato dellimpiantistica esistente in Terra di Lavoro e sul lavoro avviato per la definizione del piano provinciale dei rifiuti: Per prevedere la necessaria dotazione di impianti ha spiegato Caiola occorre conoscere non solo le percentuali di raccolta differenziata, ma anche la mole complessiva di rifiuti prodotti. LOsservatorio ha proprio lobiettivo di raccogliere, analizzare ed elaborare tali dati.
Lassessore Paladino ha dato merito alla Provincia di Caserta di aver sempre rivendicato con forza un ruolo di responsabilità diretta nella definizione del ciclo dei rifiuti e di esser partita con il piede giusto, dando vita a uno strumento che offre anche ununiformità nel metodo di raccolta dei dati.