CASERTA. Decidere la sede del Rettorato nellarea provinciale è stato il primo passo per dare dignità allUniversità. Lo sostiene consigliere regionale del Pd Giuseppe Stellato.
Una volta decisa la localizzazione infatti il problema del nome viene di conseguenza: Università di Caserta o di Terra di Lavoro, mi paiono le due nomenclature più aderenti allidentità culturale della nostra realtà didattica. Unaltra soluzione plausibile dovrebbe essere quella del nome della singola Università a seconda delle singole Facoltà, poste anche in luoghi diversi del territorio provinciale, ma secondo me andrebbero mantenute le diverse territorialità. La continuità territoriale tra Napoli e il casertano, per la quale noi stiamo pagando anche una serie di problemi e conseguenze che non competono affatto il territorio della provincia di Caserta – vedi il Decreto Berlusconi sui rifiuti è quel legame che da troppo tempo insiste nel mantenere sedi direttive, amministrative e didattiche, nome compreso, tutte nellarea napoletana. Se ne parla già da troppo tempo, ma concordo con quanti sostengono, ed io stesso lo ritengo improrogabile, che è giunto il momento dello scioglimento. La Seconda università di Napoli possiede tutte le credenziali necessarie per essere la Prima università di Caserta. La via più indicata dunque sarebbe quella di seguire il nome unitario. Solo unidea di unità, infatti, può significare una reale identità. Le esigenze strutturali presentatesi in passato hanno fatto sì che le varie strutture si dislocassero in diverse aree, così che tra la facoltà di Giurisprudenza e il Policlinico cè una grandissima distanza, ma tutto ciò non centra nulla con lidentità culturale, che non è nella vicinanza fisica. Ricordiamo che esistono già validissimi precedenti, luniversità del Sannio, per esempio, che copre unintera area provinciale, ha luogo a Benevento, così come quella del Molise invece a Campobasso. Allo stesso modo non sarà troppo difficile per noi di Terra di lavoro, identificarci nellUniversità di Caserta.