CASERTA. Importante attività del Comando Provinciale della Guardia di Finanza a tutela della spesa pubblica nazionale che ha permesso di scoprire una rilevante truffa ai danni dellInps, realizzata mediante il pagamento dindennità a soggetti privi dei necessari requisiti.
I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, al termine di una complessa attività ispettiva, hanno segnalato alla Procura di S.Maria Capua Vetere 70 persone responsabili di una truffa ai danni dellIstituto di Previdenza Sociale presso la sede di Piedimonte Matese per un ammontare complessivo di quasi un milione di euro, perpetrata attraverso la produzione e lutilizzo di falsa documentazione amministrativa in materia di lavoro, per il riconoscimento delle diverse indennità previste nel settore, quali la disoccupazione ridotta, le prestazioni agricole, gli assegni al nucleo familiare. Fra i responsabili, è stato individuato anche un funzionario dellInps, ideatore dellillecito progetto, che curava personalmente listruzione delle pratiche mendaci mediante indicazione e successivo inserimento negli archivi informatici di dati inesistenti, ovvero alterati, forniti dai soggetti compiacenti. Lingegnoso sistema truffaldino si articolava su accordi diretti fra il funzionario e i potenziali destinatari delle indennità ai quali veniva promessa, seppur in assenza di requisiti, la corresponsione delle diverse somme previste dalla vigente normativa occupazionale, dietro ricompensa in contanti pari al 50% dellimporto erogato. La meticolosa disamina della documentazione amministrativa e bancaria, acquisita presso diversi Istituti di Credito e Uffici Postali, nonché la collaborazione ricevuta dallIspettorato centrale dellInps, ha permesso di individuare una variegata platea di indebiti percettori del denaro pubblico sparsi in diversi comuni dellalto casertano (tra cui nella maggior parte a Piedimonte Matese, Alife, Gallo Matese, Gioia Sannitica e Alvignano); fra i tanti sono stati individuati commercianti e amministratori di società, cui sono state pagate indennità di disoccupazione, ovvero per prestazioni agricole mai eseguite. Sulla base di false attestazioni, tali indennità sono state addirittura indebitamente percepite in massa da interi gruppi familiari (madre, padre, figli, fratelli e altri parenti di gruppi); a persone celibi e senza figli sono stati corrisposti assegni familiari; altre liquidazioni sono risultate a favore di soggetti inesistenti. Per depistare i controlli il funzionario ideatore della truffa aveva appositamente modificato alcune generalità delle persone destinatarie degli emolumenti, al fine di creare confusione nella ricerca e individuazione delle stesse. Lazione di contrasto delle Fiamme Gialle di Caserta allo sperpero di risorse pubbliche assume ancora più rilevanza in ragione del delicato settore della Previdenza Pubblica, sovente bersaglio delle condotte criminose e preda dellindebito arricchimento di soggetti senza scrupoli, a discapito dellintera collettività.