Aversa, caos calmo nella maggioranza: si profila una “Primavera calda”

di Nicola Rosselli

Aversa – Mimmo Palmieri, Francesco Paolo Sbano, Renato Oliva, Danila De Cristofaro, Raffaele De Gaetano, Michele Galluccio. Caos calmo in vista nell’esecutivo normanno dove tutto sembra essere tranquillo, ma così non è. Si profila una calda primavera per la maggioranza arcobaleno che regge le sorti della città normanna.

Poiché si è passati dal “civismo” al “personalismo” con i singoli consiglieri che si sono visti attribuire il proprio rappresentante in consiglio, fosse solo per giustificare il salto dalla minoranza alla maggioranza (Rosario Capasso con Gilda Emanuele, Giovanni Innocenti con Emilio Caterino) o per mantenere buona la componente democratica (nel senso del Pd) con Francesco Di Virgilio che ha Antonella Croci o per recuperare un consigliere (vedi Isidoro Orabona che ha quale sua assessora di riferimento Marica De Angelis), ci sono consiglieri comunali che, non sentendosi rappresentati nell’esecutivo guidato dal sindaco Enrico De Cristofaro, vorrebbero anche loro il proprio rappresentante. Ecco, allora, Sbano e Danila De Cristofaro che sarebbero pronti a chiedere un proprio rappresentante in giunta non riconoscendo come tale Alfonso Oliva.

Pronti a rimettere le proprie deleghe quali consiglieri delegati i due che hanno consentito a De Cristofaro di andare avanti sino ad oggi: Renato Oliva e Raffaele De Gaetano che, giustamente, per almeno uno di essi, chiedono la poltrona di assessore alle finanze.

Ultimo, ma solo per caso, Mimmo Palmieri che, nella sua infinita bontà continua ad incassare dinieghi senza battere ciglio, da vero uomo di partito (ma quale partito, considerato che Forza Italia di fatto non esiste in città?) va avanti e continua ad essere fedele alla maggioranza. Consigliere provinciale? Si, ni, vediamo, no. Candidato al parlamento in occasione delle politiche? Si, ni, vediamo, no. Ora, dopo le richieste di candidatura, dalle quali, stando al senno di poi, meglio essere stati esclusi, Mimmo Palmieri ha ricordato che c’è tanto di patto che prevede un ticket tra lui e Augusto Bisceglia per l’importante carica di presidente del consiglio comunale. Per togliere tutti dall’imbarazzo, nel giugno del 2016, fu deciso che Bisceglia avrebbe ricoperto la carica per i primi due anni e mezzo per poi essere sostituito da Palmieri. Ora, nei giorni scorsi, quest’ultimo avrebbe ricordato, nelle sedi opportune, come si suol dire, l’esistenza di questo patto che, però, da quanto è dato sapere, nessuno avrebbe intenzione di far rispettare. Cosa farà, se così fosse, il nostro “Giobbe Palmieri”?

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