CASERTA. All’indomani del congresso provinciale del Pddallarea moderata del partito si rileva è una mancanza di volontà del precedente coordinamento nellaffermare la territorialità casertana, nellaffermare unautonomia rispetto al controllo globale napoletano.
Il consigliere regionale Giuseppe Stellato ha tenuto a sottolineare questo aspetto, nel corso dello svolgimento del Congresso, concordando del tutto con lintervento di Chicco Ceceri che lo aveva preceduto, ma ha voluto anche pubblicamente affermare quanto landamento dellassemblea congressuale non fosse idonea ad una tornata elettiva importante come quella in corso, dove le votazioni in pratica quasi precedevano gli interventi dei candidati e dei delegati che parlavano al pulpito tra il disinteresse generale.
Ho voluto con forza sostenere la candidatura di Chicco Ceceri ha poi affermato Stellato non per esprimere una posizione contraddittoria ma anzi per confermare una continuità di scelte che non fosse circoscritta al finto buonismo imperante ma, in qualità di solo ed unico parlamentare eletto con i voti del Pd, fatto verificatosi in nessuna parte dItalia, mi sento legittimato a sostenere un candidato per il quale gli interessi di autonomia della provincia di Caserta sono prioritari rispetto a quanto si decide a Napoli. Questo congresso è stato molto importante per Terra di Lavoro, per decidere le sorti di un territorio con gravissimi e seri problemi finora mal rappresentati e inascoltati. De Franciscis stesso non è riuscito a rappresentare la nostra provincia né a portare avanti quel progetto di continuità riformista iniziato da Pd. Questo congresso però non è stato e non poteva essere un luogo di discussioni, è stato invece un luogo in cui mentre noi tutti cercavamo di parlare a far ascoltare le nostre idee ed opinioni, gli altri votavano senza dar peso a quanto accadeva dietro al microfono, in pratica si è votato prima che la fase di dibattito si fosse conclusa ed anche durante la fase di dibatto; mi sembra incredibile a rigor di logica. Per evitare tutto ciò, ci sarebbe piaciuto poter fare seri dialoghi precongressuali ma questo non è stato possibile. Nulla di personale nei confronti di Vincenzo Iodice, è stato il mio sindaco ed io il suo Vicesindaco a Santa Maria Capua Vetere, ma oggi è chiaro, Iodice rappresenta il controllo di Napoli sulla provincia di Caserta, e porta con sé tutto il rischio di trascinare il Pd nel baratro, un Pd che invece rappresenta tutta la parte riformista dellelettorato.