Ancora scontri al cantiere del gasdotto di Melendugno (Lecce). Una quarantina di attivisti No Tap hanno interrotto, all’alba di oggi, il trasporto dei mezzi di cantiere posizionando all’altezza dell’incrocio tra via San Niceta e via Einaudi grossi pezzi di mattoni cementizi. Gli attivisti hanno anche incendiato un cassonetto dell’immondizia, posizionandolo al centro di una traversa della strada provinciale 145, sempre per impedire alle forze dell’ordine la scorta dei mezzi di cantiere. Un attivista, di Andrano, è stato fermato dalle forze dell’ordine.
Nel tentativo di rimuovere gli ostacoli, peraltro pericolosi anche per eventuali altri passanti, e proseguire il proprio servizio, le forze dell’ordine sono state fatte oggetto di un pericoloso lancio di grosse pietre in cemento che hanno colpito e ferito quattro agenti del Reparto Mobile di Reggio Calabria che hanno riportato varie lesioni e contusioni, con prognosi di circa dieci giorni.
La protesta dei “No Tap” è contro la realizzazione del gasdotto Trans-Adriatico Tap (Trans-Adriatic Pipeline) che connetterà Italia e Grecia via Albania, permettendo l’afflusso di gas naturale proveniente dalla zona del Caucaso, del Mar Caspio (Azerbaigian) e, potenzialmente, del Medio Oriente.
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