Giovani Imprenditori, Santoli definisce la squadra

di Redazione

Confindustria CASERTA. Definito l’assetto del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Caserta. Presieduto da Massimiliano Santoli, il Consiglio Direttivo Ggi, che si è riunito presso la sede, ha approvato all’unanimità l’organigramma proposto dal neo presidente.

In particolare, alla carica di vice presidenti sono stati eletti Carlo Barbagallo e Valentina Crispino, mentre la carica di tesoriere è stata affidata a Raffaella Polverino. Infine, la delega di rappresentante del Ggi in seno alla Giunta di Confindustria Caserta è stata affidata a Vincenzo Bove, mentre al Consiglio nazionale del Ggi è stato eletto Mario Caputo.

Nella circostanza, il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Caserta ha anche illustrato le linee guida del suo mandato, che punterà ad un duplice obiettivo, ossia l’allargamento della base associativa all’interno di un sistema di rete: “Perché soltanto con il coinvolgimento solidale di tutti – ha sottolineato Massimiliano Santoli – è possibile intervenire sui gravi problemi che attanagliano il nostro territorio”. A questo scopo il presidente del Ggi immagina due percorsi strettamente interdipendenti. Il primo prevede – nel corso di un Consiglio direttivo allargato che si terrà appena dopo la pausa estiva – la costituzione di specifici gruppi di lavoro “a termine”. “Nel senso – ha spiegato Santoli – che impegneranno di volta in volta non più di due-tre mesi e, dunque, consentiranno partecipazione e coinvolgimento di tutti gli associati”.

Strettamente legato al primo, come si diceva, il nuovo presidente del Ggi ha preannunciato di voler attivare già dal prossimo settembre un tavolo di confronto con le istituzioni, le università e gli ordini professionali del territorio. “I motivi di questa scelta sono diversi. – ha spiegato Santoli – Riteniamo, infatti, che debba esserci una connessione più organica e profonda con le istituzioni, tanto più alla luce del momento congiunturale di grande sofferenza economica che stiamo vivendo. Siamo fortemente convinti che gli imprenditori del Mezzogiorno hanno, ora più che mai, bisogno di uno Stato che sia non solo presente, ma snello ed efficiente in tutte le sue articolazioni territoriali”.

Con riferimento alle Università, invece, il problema vero resta quello della fuga dei cervelli. “Bisogna fare di tutto per ancorare al territorio queste energie. – ha aggiunto Santoli – Siamo convinti che creando un link forte con i centri del sapere e di competenza presenti sul territorio, si possa determinare una collaborazione sinergica vantaggiosa per tutti, per i cervelli e per le nostre imprese”.

Infine, gli ordini professionali, con i quali il mondo delle imprese deve assolutamente interagire. “E evidente – ha concluso il presidente del Ggi – che le tematiche imprenditoriali non sono slegate da quelle ambientali, infrastrutturali, commerciali e legali, e dunque coinvolgono ingegneri, architetti, geologi, giuristi eccetera. Da qui la necessità di fare sistema, di creare una rete di conoscenza, competenze e capacità di intrapresa all’interno della quale ciascuno cede parte del suo ma si alimenta del tutto. Insomma, creare un humus capace di determinare un terreno condiviso di valori e opportunità e, dunque, di generare benessere per tutti”.

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