CASERTA. Tutto fatto, tutto da rifare. Ieri mattina il Partito Democratico si è svegliato come se nulla fosse accaduto, come se Enzo Iodice, il neo segretario, non avesse ancora una squadra attorno a sé.
O, forse, con qualche problema in più. La brutta giornata del segretario provinciale è iniziata con la lettera di Carlo Scatozza (esponente ex Ds, vicino a Lorenzo Diana), il quale affermava di non accettare lincarico allinterno dellesecutivo. Caro segretario – ha scritto – nel ringraziarti per avermi ritenuto degno di far parte della tua squadra, nella avventura che intraprendi con non poche difficoltà, ti comunico la mia indisponibilità a ricoprire la carica assegnatami. Un grande ed in bocca al lupo.
Poi è iniziato il bello. Perché il consigliere regionale Nicola Caputo, letta la squadra del presidente, è andato su tutte le furie. Lunico nome di proprio riferimento (o meglio della propria area) è quello del responsabile del dipartimento Sanità Marco Trabucco, molto legato ad Emilio Montemarano, figlio dellassessore regionale Angelo. Caputo, verso ora di pranzo, ha avuto un duro scambio di vedute con Enzo Iodice. Tra i due, stando a qualche testimone, sono volate parole grosse. Il consigliere regionale ha quindi contattato Trabucco facendogli firmare la lettera di dimissioni dalla direzione. Poi per fare acquietare gli animi è stato decisivo lintervento del responsabile organizzativo regionale del Pd Marciano, il quale ha ribadito che lunico posto per il gruppo di Itinerario democratico era quello di Marco Trabucco. Il quale, per il momento, resta in sella, anche se con una lettera di dimissioni pronta da essere consegnata.
Ieri pomeriggio, intanto, nella sede di corso Trieste, i membri dellesecutivo si sono ritrovati per la prima riunione organizzativa. Al centro della discussione la manifestazione di venerdì, quando in provincia arriverà il camper del Pd per la raccolta firme contro il governo, e, soprattutto, la giunta provinciale.
In tutto questo bailamme, Chicco Ceceri continua a sondare la situazione. Lo sfidante di Enzo Iodice al congresso provinciale non ha ancora comunicato i propri nomi per lesecutivo provinciale e non lo farà fin quando il segretario provinciale non gli metterà a disposizione i quattro posti richiesti (lofferta, al momento, è due appena due posizioni).
Da Roma,dove sono impegnati alla Camera dei Deputati, Stefano Graziano e Pina Picierno stanno monitorando quando accade a Caserta, pronti a mettere in moto la macchina organizzativa nazionale e chiedere un nuovo intervento a Franceschini e Veltroni.
da “La Gazzetta di Caserta”, giovedì 31.07.08 (di Giuseppe Perrotta)