CASERTA. In questi primi dieci giorni di agosto la politica non è in stand-by e tra rimpasti in giunta, organi di garanzia, indiscrezioni e illazioni, qualche notizia fa anche sorridere.
Un esempio per tutti il caso Stellato. Il povero onorevole, nel giro di un paio di giorni si è visto passare dallItalia dei Valori ad unalleanza con De Mita senza nemmeno essere uscito di casa. Notizie che, per la loro infondatezza, fanno di certo nascere qualche sorriso, ma che destano anche un certo fastidio mediatico. Invero, sono abbastanza perplesso da quanto letto in questi giorni ed anche meravigliato dalle presunte voci i corridoio. Mi piacerebbe sapere proprio da dove saltano fuori notizie così lontane dalla mia natura politica, tanto da apparire quasi tendenziose. Il fatto di essere un componente della minoranza e di essermi preso il carico, sino a questo momento, di essere la voce della dissidenza, di esprimere in prima persona, ed anche per gli altri, alcune difficoltà interne al partito o difetti di gestione, non significa di certo una volontà di lasciare il Pd, piuttosto lintenzione di migliorarlo. Allo stesso modo le dichiarazioni della Picierno o di Ceceri che registrano eguale tenore, non significano una volontà di cambiamento. Insomma, i conflitti interni si segnalano proprio perché vanno sedati e rifiniti, questo il motivo per cui se ne parla e si manifestano pubblicamente le difficoltà, lobiettivo è appianarle pur prendendo una posizione decisa. Lungi da me dunque lidea di un avvicinamento al centrodestra cosa che mi fa davvero sorridere – allUdc, allIdv, o a qualsiasi altra linea politica. Come ho già potuto chiarire in altre circostanze, non amo tenere un piede in due scarpe, è una questione di coerenza e di attaccamento al gruppo. Voglio ripetermi, da sei anni in qua ho sempre manifestato una linea politica coerente, nessuna genuflessione verso presunti leader, perché non rientra nel mio carattere, ma rispetto e attenzione per i miei compagni di lavoro ed in più, per quanto mi riguarda, un impegno costante teso solo al benessere della mia terra e alla crescita del partito politico al quale appartengo. Daltra parte chi mi è vicino sa che la mia appartenenza al Partito Democratico di Caserta ha un peso bivalente, si dà e si riceve al fine di crescere e costruire insieme, qualsiasi sia la contingenza.