CASERTA. Le polemiche dei giorni scorsi sulla costituzione del Consorzio unico e la possibilità dindividuare nel Parco Saurino un nuovo sito da utilizzare dopo Ferrandelle sono la chiara conseguenza che il dopo-Berlusconi non ha effettivamente cambiato nulla.
Le belle immagini della Napoli pulita, passate dai Tg con grandiose vedute dagli elicotteri, certo non tenevano conto delle strade della nostra provincia di Terra di Lavoro ancora invase da gruppetti di discariche abusive e improvvisate. Ad affermarlo il consigliere regionale del Pd Giuseppe Stellato. Il Comitato Emergenza Rifiuti a Caserta prosegue Stellato – continua a battersi non solo per il capoluogo a questo punto, ma per lintero territorio e, considerata al momento, linoperosità dellEnte Provincia in questo senso, è giusto che la questione assuma ancora quel tenore di gravità anche agli occhi degli organi regionali. La Regione non può credere che la vicenda sia risolta con il commissariato, perché così non è.
Dunque, per Stellato, da sempre impegnato nella difesa dellutilità dei consorzi e del ciclo integrato, in questi lenti giorni di agosto è un bene continuare a ricordare che la questione è ben viva e ancora irrisolta. Certo, assolutamente irrisolta. La gestione dei rifiuti affidata al Sottosegretariato, lungi dallindividuare linee di soluzione del problema, si è inserita nel solco delle posizioni pregresse. Lunica grande novità è costituita dallintervenuto accorpamento delle province di Napoli e Caserta in un unico mega consorzio che ha messo insieme i consorzi di bacino istituiti in forza di legge ed in maniera obbligatoria. Mi domando: ove si fosse data attuazione semplicemente e senza trauma alcuno alle disposizioni di cui alla legge regionale 4 del
In tale situazione di fatto verrebbe da domandarsi se lesperienza della straordinarietà sia più frutto di un accordo politico di vertice che non di una necessità sottesa alla soluzione dellemergenza. La via della straordinarietà dunque ha semplicemente punito molti territori mentre ne ha deresponsabilizzati altri, attraverso una scelta assolutamente irrazionale e sulla cui validità normativa pur sarebbe lecito avanzare qualche perplessità. Allo stesso modo la decretazione di urgenza, luso della forza pubblica lindividuazione dei siti di discarica quali siti di interesse strategico militare, hanno reso la misura dellesasperazione di un problema che, giustificabile forse per alcune limitate zone del territorio, diventa estremo per altre.
La provincia di Caserta così, ancora una volta ha subito perdita didentità ed assimilazione dettate forse più dallesigenza di contribuire alla soluzione del problema Napoli che non alla soluzione del problema rifiuti in Terra di Lavoro. Eppure, la nostra provincia aveva già dato in termini di impianti e di discariche ed ha continuato a farlo in maniera assolutamente civile ma senza avere mai il vero riconoscimento per il contributo fornito. Non credo che il problema dei rifiuti in Campania richiedesse 15 anni di emergenza.
Tale periodo – conclude Stellato –ha semplicemente incancrenito una piaga in relazione alla quale ognuno ha potuto trovare lescamotage per affermare una sua deresponsabilizzazione. Se si fosse solamente proceduto tornando alla normalità ed attribuendo ai singoli territori la titolarità del problema e della sua soluzione, oggi non saremmo ancora a questo punto dinstabilità e ce ne accorgeremo in autunno.