CASERTA. È inquietante la dichiarazione rilasciata dal ministro Sandro Bondi alla rivista Grazia e riportata anche dallAnsa. È inquietante soprattutto per noi casertani, nellottica della conservazione e della valorizzazione della collezione Terrae Motus, custodita nella Reggia di Caserta.
Il ministro dei Beni culturali rivela: Faccio fatica a trovare segni di bellezza nell’arte contemporanea: se visito una mostra faccio come molti, fingo di capire. Cè da chiedersi in quali mani siano affidati i capolavori dei maestri dellarte contemporanea. La preoccupazione nasce legittima, anche allindomani delle polemiche nazionali sullo stato di conservazione della collezione Terrae Motus. Va ricordato che si tratta della più importante raccolta di arte contemporanea internazionale avente un tema specifico, il sisma del 1980 che colpì il Meridione. A metterla insieme fu colui che è stato uno dei maggiori galleristi del mondo, il napoletano Lucio Amelio. La presenza di tale collezione nel Palazzo Reale nasce dalla collaborazione della Fondazione Amelio con la Soprintendenza di Caserta e Benevento ed è stato ed è un patrimonio straordinario dal punto di vista artistico-culturale ed economico, che avrebbe potuto avere e potrebbe ancora avere un grosso ruolo per la città di Caserta, coinvolta in unoperazione espositiva che non ha ancora eguali. Ebbene, se è il ministro Bondi la persona che dovrà prendere gli appropriati provvedimenti per risolvere i problemi di tutela e di fruibilità della collezione Terrae Motus, non so con quale spirito deciderà di investire sulle opere di Andy Warhol, Mimmo Paladino e tanti altri!
di Enzo Battarra