Blitz del comando provinciale dei carabinieri di Napoli, che hanno eseguito, nei confronti di 50 indagati, dei provvedimenti cautelari emessi dal tribunale partenopeo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti, intestazione fittizia di beni, impiego di denaro di provenienza illecita e riciclaggio, tutti reati aggravati da finalità mafiose.
L’inchiesta ruota intorno alla figura di Bruno Carbone, un latitante da tempo stabilito all’estero che, grazie ai contatti con un cartello colombiano, avrebbe fatto da intermediario per l’acquisto di cocaina. La droga veniva poi consegnata ad organizzazioni di trafficanti attive in una vasta area del Napoletano, cioè Marigliano, Castello di Cisterna, Parco Verde di Caivano e anche al Rione Traiano, a Napoli.
Nell’operazione è stato arrestato anche un brigadiere dei carabinieri in servizio a Castello di Cisterna, ritenuto un complice dei trafficanti, che lui agevolava anche sviando le indagini. È accusato di partecipazione all’organizzazione.
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