CASERTA. Il Comitato Permanente dei Docenti Precari della provincia di Caserta prosegue con la protesta contro loperato dellUfficio Scolastico Provinciale.
Lufficio scolastico, si legge in una nota a firma del comitato – nel concedere in modo indiscriminato le assegnazioni provvisorie 2008/2009 ai docenti rientrati da fuori provincia, ha dilaniato le già scarse disponibilità di posti per gli incarichi a tempo determinato. Difatti, le suddette assegnazione provvisorie sono da ritenersi illegittime in quanto:
– sono frutto di interpretazioni arbitrarie e distorte della legge;
– non tengono conto del giusto bilanciamento tra contingente riservato alle assegnazioni provvisorie da fuori provincia e la disponibilità delle cattedre riservate ai docenti precari;
– ignorano le reali disponibilità degli organici di diritto e le effettive esigenze degli organici di fatto;
– creano squilibrio ed instabilità nelle graduatorie ad esaurimento, ostacolando il normale avvio dellanno scolastico.
Di orientamento completamente contrario – continuano idocenti- sembra essere lUfficio Scolastico Provinciale di Napoli che ha riconosciuto poche decine di assegnazioni provvisorie, utilizzando la quasi totalità dellorganico disponibile per le nomine a tempo determinato. Invece, lUfficio Scolastico Provinciale di Salerno ha addirittura annullato le poche nomine già attribuite ai precari del sostegno della scuola dellInfanzia e Primaria. Intanto, le organizzazioni sindacali della provincia di Caserta, nel corso della protesta che ormai prosegue da diversi giorni, hanno ritenuto opportuno disinteressarsi completamente del problema (perché?); sarebbe appropriata una cancellazione di massa da parte dei precari da tutte le associazioni sindacali (!). Questa problematica, purtroppo, non è un fenomeno circoscritto alla sola provincia di Caserta, ma una patologia strutturale che interessa tutta la regione Campania.
Oggi si tenuto un incontro in Prefettura per fornire le dovute motivazioni che hanno generato questa agitazione. Martedì è in programma unaltra seduta di discussione con le altre istituzioni. Il Comitato proseguirà senza sosta la protesta nelle sedi opportune e con tutte le modalità che si riterranno necessarie, conclude la nota.