CASERTA. Credevo di aver messo un punto definitivo alla questione di un mio presunto trasloco questo agosto, quando già mi trovai costretto a ribadire la mia appartenenza al Pd senza ombra di dubbi o sospetti.
Ma evidentemente ciò non è bastato. E, dunque, se qualcuno insiste, io pure insisto. Non esiste alcun passaggio in atto né alcuna meditazione. Ladesione al Partito Democratico costituisce la normale e costante evoluzione della mia appartenenza politica, della mia esperienza amministrativa e della mia rappresentativa in Consiglio Regionale. Nonostante i vari tentativi tesi a ravvisare inesistenti incoerenze comportamentali, o inidoneità a mantenere una posizione ferma, la semplice lettura dei percorsi politici finora seguiti non lascia adito a dubbio alcuno. Da dove sia stata recuperata la notizia di possibili contatti con il presidente De Mita, è davvero impossibile comprendere. Ancora una volta devo rilevare come lamore di polemica di alcuni utilizzatori di penna dia per scontati fatti in relazioni ai quali non si avverte nemmeno lobbligo della verifica della fonte. Limpostazione politica del Pd in Terra di Lavoro, espressa dal Segretario Provinciale, trova riserve soprattutto per le modalità di espressione della sua candidatura; candidatura divenuta proiezione di logiche che non lavorano affatto in sintonia con la crescita autonoma dellintera provincia di Terra di Lavoro. Detto ciò, è veramente doloroso dover apprendere dalla stampa che, solo perché si assume un atteggiamento critico nei confronti della Segreteria Provinciale, qualcuno si senta autorizzato ad inventarsi assurdi e inesistenti cambi di casacca. Linformazione, deve essere corretta, veritiera, verificata su questo nessun giornalista potrebbe o dovrebbe smentirmi – e, inoltre, nel caso specifico, data lestrema disponibilità a chiarire sempre la mia posizione, risulta ancor più grave unaffermazione che sicuramente incide o si vorrebbe che incidesse sull opinione pubblica e sui comportamenti tenuti sinora. Ad ogni modo non sarà certo un articolo di stampa ad impedire la formazione e lestrinsecazione della posizione politica differenziata e condivisa comunque da almeno il 20% del partito.