Camorra, 11 arresti contro il gruppo degli “amici di Cercola”

di Redazione

Gli agenti del commissariato di Ponticelli, in collaborazione con la squadra mobile partenopea e personale del Reparto prevenzione crimine Campania, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari a carico di 11 persone, resesi responsabili di reati vari.

L’attività d’indagine ha avuto inizio con un attento controllo del territorio, che ha consentito ai poliziotti di appurare che erano in corso una serie di attività estorsive da parte di alcuni soggetti che si presentavano a nome “degli amici di Cercola”.

Nell’ottobre del 2015 furono arrestati in flagranza per estorsione aggravata Salvatore Ottaiano di Caravita, 37 anni, soprannominato “ME’-ME’”, e Pietro Fusco, di Cercola, 48 anni, alias “O’sfarditiello”. Da tali fermi è nata un indagine, coordinata dalla Procura e dalla Direzione distrettuale antimafia, che ha accertato gli aspetti e le idealizzazioni del nuovo gruppo criminale capeggiato da Roberto D’Ambrosio.

I poliziotti hanno accertato che l’organizzazione criminale, oltre alle attività legate allo spaccio di sostanza stupefacente ed all’usura, imponeva a molti spacciatori, non legati all’egemonia criminale, a pagare delle quote ai vertici del nuovo sodalizio.  Le attività usurarie venivano supportate anche attraverso minacce, mentre la vendita di stupefacenti, oltre che al minuto, veniva anche eseguita all’ingrosso e fuori dal Comune di Napoli.

Nella circostanza sono state eseguite le ordinanze a carico dello stesso Roberto D’Ambrosio, 46 anni, Carmine Aloia, 31 anni, Luigi Gitano, 31 anni, Valerio Rolletta, 33 anni, già in carcere per altri reati. Arrestati, inoltre, anche Ciro Oliva, 42 anni, e Rosario Rolletta, 33 anni, di Pollena Trocchia, ritenuto anche lui ai vertici del nuovo sodalizio. Ai domiciliari Davide Martinelli, 30 anni, Antonio Rolletta, 36 anni, Luigi Russo, 49 anni, Anna Alfuso, 32 anni, Luigi Sannino, 26 anni, anche lui ritenuto ai vertici con D’Ambrosio.

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