CASERTA. Il Comitato dei Docenti Precari della Provincia di Caserta nella serata di ieri ha deciso di tenere in stand-by la protesta in attesa dellincontro che si terrà oggi in Prefettura per tentare di trovare una soluzione che possa interrompere la disputa sorta contro la Istituzione scolastica provinciale di Caserta.
Nelle scorse giornate sottolineano i docenti in una nota – durante la protesta, svoltasi anche nei locali dellUfficio Scolastico in questione, il gruppo dei Docenti in agitazione non ha in nessun modo ostacolato lo svolgimento delle attività amministrative dellente e non ha creato alcun tipo di disaggio o disservizio; ciò a testimonianza della loro piena volontà di rispettare le leggi e le Istituzioni. Ma fino ad ora sembra che non ci sia ancora nessuno che voglia in concreto rispettare le aspettative di questi onesti docenti che, benché precari, hanno dignità e diritti al pari dei docenti furbetti che hanno pensato di poter risolvere il problema con la immigrazione di massa; ed i Sindacati, sostenitori di questa soluzione, non hanno ben calcolato la reazione di questa onda anomala. Forse credevano che il loro stato di precarietà li avrebbe obbligati a subire e tacere, come già avvenuto in altre occasioni. Purtroppo, qualora gli esiti della riunione programmata tra i rappresentanti del Comitato dei Docenti Precari ed il Prefetto non dovessero risultare risolutivi, si potrebbe profilare la ipotesi di una guerra tra poveri; ovvero ci sarebbe la possibilità di rimandare questi clandestini alle loro sedi di titolarità (laddove si riscontrassero delle anomalie). Il Comitato, fino ad ora, nonostante i numerosi tentativi di far comprendere ai destinatari delle precedenti comunicazioni la delicatezza della vicenda, è stato calmierato con la conferma da parte del dirigente dellUfficio Scolastico Provinciale di Caserta che la norma è stata interpretata correttamente (?), e che sono state applicate la legge e le direttive (quali e di chi?). Altri atti (a dispetto della privacy) sono già pronti per essere inoltrati alla Procura di Santa Maria Capua Vetere.