Libano, bilancio dei primi tre mesi del 21° reggimento genio di Caserta

di Redazione

colonnello Massimo MargottiCASERTA. Hanno compiuto centinaia di interventi e rimosso altrettanti ordigni: è il bilancio dei primi tre mesi di attività nella missione “Leonte 4”, in Libano, degli specialisti del 21° Reggimento Genio Guastatori, al comando del Colonnello Massimo Margotti, di stanza a Caserta in via Ruggiero.

Un tempo si usava il termine “artificieri” per indicare chi trova, identifica, neutralizza e poi distrugge residuati bellici e affini. Oggi, i genieri dell’Esercito adoperano una sigla inglese, Eod che sta per Explosive Ordnance Disposal, cioè bonifica ordigni esplosivi: esattamente il compito che assolvono in territorio libanese. Ogni giorno, da quando sono in Libano, gli uomini del 21° Reggimento, unità incardinata presso la Brigata “Garibaldi”, al cui vertice c’è il Generale Vincenzo Iannuccelli, escono di pattuglia per andare a disinnescare, fra l’altro, le micidiali “Cluster bomb”, che tante vittime hanno fatto, specialmente fra i bambini. Ma gli esperti specialisti Eod di Margotti fanno anche gli insegnanti, spiegando ed illustrando ai bambini come proteggersi da questi micidiali ordigni. Per dare un’idea della gravità del fenomeno, solo a Kabul, l’ospedale ortopedico della Croce Rossa Internazionale di Ginevra (diretto dal piemontese Alberto Cairo) cura 6mila persone l’anno, per lo più vittime di esplosioni. Senza contare chi perde la vita. Il lavoro non manca nel territorio a loro affidato e che debbono bonificare: ricognizioni, bonifica di ordigni, interventi in caso di incidente. In Libano è l’esperienza lo strumento principale adoperato dagli specialisti: solo con il tempo e lavorando sul campo si acquisisce la sensibilità giusta per operare in sicurezza ed eliminare i pericoli di esplosione. A Tibnin come in Patria.

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