La Corte d’Appello della Romania ha accolto il ricorso della magistratura italiana per eseguire il mandato di cattura europeo nei confronti di Nicola Inquieto, l’imprenditore di Aversa, originario di Casapesenna, ritenuto dalla Dda di Napoli il soggetto che ha riciclato i soldi del boss Michele Zagaria creando un impero immobiliare in Romania, in particolare nella cittadina di Pitesti (leggi qui).
Inquieto era stato arrestato il 12 aprile scorso nell’ambito dell’operazione “Transilvania”, insieme al fratello Giuseppe (detenuto in Italia), altro imprenditore accusato di aver favorito la latitanza di Zagaria, durata oltre 15 anni, la maggior parte dei quali trascorsi proprio nel suo comune di nascita, Casapesenna. Un altro fratello, Vincenzo Inquieto, era il proprietario dell’abitazione dove c’era il bunker in cui, nel dicembre 2011, fu stanato il capoclan.
Ma il 27 aprile Nicola Inquieto veniva scarcerato dall’autorità giudiziaria rumena in attesa che l’indagato risolvesse alcuni procedimenti giudiziari pendenti nel Paese dell’Est Europa. Confermato, invece, il sequestro degli appartamenti e dei fabbricati che aveva costruito a Pitesti. Poi il ricorso della Direzione investigativa antimafia italiana che ha ottenuto il via libera all’estradizione che dovrebbe avvenire entro una decina di giorni.