“E’ il sogno di tutti gli allenatori diventare il ct della Nazionale e adesso sono qui, nel momento giusto, per ricostruire e riportare l’Italia in alto, dove gli spetta, cercando di vincere”. Roberto Mancini inizia così la sua avventura azzurra: primo giorno da ct e conferenza stampa a Coverciano con piccoli indizi di nuova Italia.
“Diventare ct – commenta Mancini – è motivo di orgoglio ed è la massima aspirazione per tutti gli allenatori. Poi in una carriera ci sono vari momenti e periodi. Alleno da tanti anni, penso che sia il momento giusto. Non essere andati ai Mondiali è una cosa difficile, e allora ho pensato di poter fare qualcosa per la Nazionale”.
Sul fatto se ci sarà ancora Buffon, risponde: “Parleremo con lui, vedremo per la partita di Torino del 4 giugno”. E su Balotelli: “Mario è un giocatore italiano, ci parlerò e probabilmente verrà chiamato. Vogliamo rivederlo al top, come agli Europei del 2012”. E De Rossi? “Come Gigi – risponde il ct – ha dato tanto alla Nazionale. Parlerò e chiederò le sue intenzioni. I giocatori che saranno in condizione verranno chiamati”. Poi chiude con questo auspicio: “Cercheremo di avere il maggior numero di giocatori tecnici per giocare il miglior calcio”.